Il 2022 sarà un anno ricco di novità, anche per quanto riguarda il Fisco. Alcune di queste novità derivano dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, una serie di azioni previste dal Governo per risanare l’economia del Paese. L’Agenzia delle Entrate eseguirà gli ordini governativi, adeguandosi alle nuove direttive in materia fiscale. Per questo, alcuni contribuenti dovranno tenere gli occhi aperti, specialmente se hanno tralasciato redditi o commesso errori in sede di dichiarazione. L’Agenzia delle Entrate invierà presto una lettera a questi sfortunati contribuenti chiamati a pagare più tasse di quelle che hanno già versato. La campagna di invio degli avvisi ha avuto inizio già negli ultimi mesi del 2021, ma gli invii aumenteranno in questo periodo. Vediamo chi sono i contribuenti a rischio e come dovranno comportarsi.
L’Agenzia delle Entrate invierà presto una lettera a questi sfortunati contribuenti chiamati a pagare più tasse
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Tra gli adeguamenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, c’è anche l’invio degli avvisi bonari da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’Agenzia ha sempre inviato queste lettere ai contribuenti la cui dichiarazione dei redditi presenta delle anomalie. Ma da quest’anno i controlli saranno più severi e gli invii aumenteranno. Il piano del Governo, infatti, è di aumentare del 30% l’invio di avvisi bonari da parte dell’Agenzia delle Entrate. Di conseguenza, l’obiettivo è quello di aumentare del 20% gli incassi per adempimento spontaneo.
Attualmente, l’Agenzia delle Entrate sta analizzando le dichiarazioni dal 2017 in poi. Devono aspettarsi un avviso bonario dall’Agenzia delle Entrate tutti coloro che hanno omesso dati o compilato la dichiarazione con dati anomali. Tutti questi contribuenti riceveranno con grande probabilità la lettera dell’Agenzia nei prossimi mesi. Ma come deve comportarsi il contribuente che ha ricevuto l’avviso? Vediamo.
Cosa deve fare il contribuente che riceve questa lettera dall’Agenzia delle Entrate
Tutti i contribuenti che riceveranno l’avviso dall’Agenzia delle Entrate devono, per prima cosa, leggerlo molto attentamente. Poi, il consiglio sempre valido è quello di chiedere parere al commercialista. In questo modo potrà verificare se le anomalie evidenziate dall’Agenzia delle Entrate sono corrette o meno.
Qualora le anomalie corrispondono a verità, il contribuente può rimediare attraverso il cosiddetto ravvedimento operoso. In questo modo potrà sanare la sua posizione, pagando più tasse, ma avendo degli sconti importanti sulle sanzioni. Se, invece, le mancanze evidenziate dall’Agenzia delle Entrate non corrispondono a verità, basterà farlo presente all’Agenzia.
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