Anche il Fisco riconosce il valore delle vacanze estive e decide, tutti gli anni, di dare una tregua ai contribuenti. Infatti, soprattutto in questi ultimi anni che sono stati molto pesanti dal punto di vista del lavoro, devono godere del meritato riposo. E delle ferie estive. Che, ricordiamo, spettano anche ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate. Si ferma, quindi, la macchina burocratica e con essa anche le segnalazioni da parte del Fisco. L’Agenzia delle Entrate dice stop, infatti alle comunicazioni di irregolarità e compliance.
La tregua estiva del Fisco
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Nessuna comunicazione di irregolarità sulla dichiarazioni dei redditi e fiscali. Ricordiamo, infatti, che l’Agenzia delle Entrate è sempre alla ricerca di incongruenze tra quello che si dichiara e quello che si guadagna. Le lettere non saranno inviate per la pausa estiva e resteranno nei cassetti dell’Agenzia delle Entrate. Ad annunciare la tregua è Elbano De Nuccio, presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed esperti Contabili. La lieta novella è stata resa pubblica qualche giorno fa e per la precisione il 15 luglio.
Nelle settimane più calde dell’anno, quindi, i contribuenti dovranno preoccuparsi solo di rinfrescarsi e trovare refrigerio. Visto che la macchina della burocrazia fiscale si ferma a partire dall’ultima settimana di luglio e per tutto il periodo estivo. Dal 2017, infatti, è stata prevista per l’Agenzia delle Entrate la cosiddetta pausa estiva che dilata, quindi, i tempi di comunicazioni tra il Fisco e i contribuenti.
L’Agenzia delle Entrate dice stop alle lettere di controllo fino a questa data
Solitamente la pausa prevista è dal 1 agosto al primo lunedì di settembre. E riguarda non solo gli invii di incongruenze emerse dalle verifiche fiscali, ma anche inviti ai contribuenti chiamati “bonari”. Ovvero che lasciano il tempo di mettersi in regola con il Fisco. In questo periodo di pausa, inoltre, è sospeso anche il termine di 30 giorni che solitamente è previsto per il pagamento degli avvisi bonari.
Per il 2022 la sospensione degli invii è dall’ultima settimana di luglio alla prima di settembre. Si tratta di un periodo più lungo che rientra, però, in un quadro più ampio. Il Consiglio Nazionale presieduto da De Nuccio, infatti, vuol portare a regime una sospensione ben più lunga. E nello specifico una moratoria che riguarda tutti i mesi estivi, da giugno alla fine di agosto. In questo modo non si darebbe respiro solo ai contribuenti, ma si consentirebbe ai commercialisti di dedicarsi, in estate, solo agli adempimenti dichiarativi. Ricordiamo, infatti, che la stagione dichiarativa termina solo a novembre e fino ad allora CAF e professionisti saranno impegnati nell’invio.
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