L’Agenzia delle Entrate chiarisce come ottenere uno sconto del 65% sull’acquisto della stufa a pellet

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Con l’arrivo della stagione invernale conviene sapere come risparmiare sulle spese di riscaldamento soprattutto se si abita in zone particolarmente fredde. Dagli Esperti di ProiezionidiBorsa sappiamo che l’Agenzia delle Entrate chiarisce come ottenere uno sconto del 65% sull’acquisto della stufa a pellet. Ciò perché vi è molta confusione in merito alla possibilità di godere dei vantaggi fiscali dell’Ecobonus 2020 per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni. Esiste infatti il bonus ristrutturazione al 50%, l’ecobonus al 65% e lo sconto in fattura del 65% che si ottiene al momento dell’acquisto.

Nel caso specifico delle detrazioni IRPEF corre l’obbligo di effettuare il pagamento con strumenti tracciabili per poter fruire degli sgravi fiscali. A tal fine consigliamo la lettura dell’articolo “Cosa scrivere nella causale di un bonifico per ristrutturazione” per non commettere errori. Il contribuente che esegue lavori di miglioramento dell’efficienza energetica matura infatti il diritto di detrarre il 50% o il 65% nel corso di 10 anni. Risulta quindi fondamentale dimostrare il pagamento dei lavori di ristrutturazione per farli rientrare nella dichiarazione dei redditi del successivo decennio. Chi invece non esegue interventi di manutenzione o ristrutturazione ma si limita a comprare un impianto a pellet gode comunque di vantaggi economici. L’Agenzia delle Entrate chiarisce come ottenere uno sconto del 65% sull’acquisto di una stufa a pellet per chi non esegue lavori di ristrutturazione.

L’Agenzia delle Entrate chiarisce come ottenere uno sconto del 65% sull’acquisto di una stufa a pellet

Consultiamo la guida dell’Agenzia delle Entrate per capire quali sono le agevolazioni sulla sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione invernale. Occorre anzitutto attenersi al rispetto di alcune condizioni che precedono ad esempio il possesso di un precedente impianto di riscaldamento da sostituire con la stufa a pellet. Ciò nell’ottica di un risparmio energetico che si otterrà nella misura in cui si ottengono specifici parametri di prestazione energetica. Ad esempio il muovo impianto a pellet dovrà assicurare il rendimento minimo e conforme alla classe 3 della normativa europea EN 303-5 , cioè superiore all’85%. A ciò si aggiunga l’obbligo di usare biomasse combustibili che il Decreto legislativo 152/2006 definisce ammissibili e nei limiti di emissione già statuiti. Ed infine la presenza nell’abitazione di porte e finestre che rientrino negli standard massimi di trasmittanza termica secondo quanto stabilisce il Decreto legge 192/2005.

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