Il team di Redazione avverte che l’Agenzia delle Entrate chiarisce come ottenere sconti del 50% sull’acquisto di lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie e grandi elettrodomestici. I consumatori che hanno vecchi apparecchi a casa potrebbero approfittare delle agevolazioni fiscali e degli sconti che si possono attualmente richiedere. Sono innumerevoli le recenti misure fiscali a vantaggio dei contribuenti che avviano lavori di ristrutturazione in questi e nei prossimi mesi. Nell’articolo precedente “Bonus infissi 2020” troverete indicazioni su come richiedere contributi economici per la sostituzione di finestre e infissi ormai vecchi.
Non solo chi ha avviato opere di ristrutturazione dal 1° gennaio 2019 ha diritto alle detrazioni IRPEF e sconti sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Difatti l’Agenzia delle Entrate chiarisce come ottenere sconti del 50% sull’acquisto di lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie e grandi elettrodomestici. Sul portale ufficiale si legge che “la detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio”. L’importo massimo di spesa su cui il consumatore può fruire degli sgravi fiscali ammonta a 10.000 euro. Il vantaggio fiscale di cui il contribuente può beneficiare vale per le spese che si sostengono in riferimento ad ogni unità abitativa. Il che equivale a dire che si possono richiedere benefici fiscali e sconti anche sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici da destinare ad una seconda casa o villa.
Chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
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La detrazione IRPEF del 50% spetta ai consumatori che comprano elettrodomestici che abbiano una classe energetica pari o superiore alla A+. L’unica eccezione riguarda l’acquisto del forno e della lavasciuga la cui classe energetica può corrisponde alla A. Oltre ai comuni elettrodomestici si può ottenere l’agevolazione fiscale anche per stufe elettriche, ventilatori, condizionatori, piastre, radiatori, apparecchi per la cottura. Nella detrazione al 50% rientrano persino le spese che il consumatore sostiene per il trasporto e il montaggio degli elettrodomestici. Ai fini dello sgravio fiscale occorre effettuare il pagamento con strumenti tracciabili che attestino l’effettivo acquisto dell’apparecchio. Pertanto il consumatore dovrà necessariamente ricorrere alla carta di debito o di credito o in alternativa emettere un bonifico bancario, ma non dovrà usare assegni.