Compirà tra pochi giorni 43 anni. È uno dei sex symbol del cinema italiano. Pugliese doc, nato nella splendida Trani, ha vissuto ad Andria fino ai 16 anni, prima di abbandonarla alla volta di Roma. Per inseguire il sogno di fare l’attore. Obiettivo raggiunto per Riccardo Scamarcio, che iniziò a farsi notare con il film “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana.
La popolarità, poi, arrivò con “Tre metri sopra il cielo”, trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Federico Moccia. Da quel momento, divenne idolo di tantissime ragazzine. La sua carriera svoltò, fino ad assurgere tra i volti nuovi del cinema italiano di inizio millennio.
Oggi, a quasi 43 anni, siamo di fronte a un attore completo, capace di interpretare ruoli drammatici, come commedie leggere. Scamarcio vive nella splendida Polignano a Mare, di cui è diventato, nel 2016, cittadino onorario.
Tuttavia è molto legato alla città di Andria, tanto da intraprendere un affascinante progetto insieme ai due fratelli, Ella e Nico. Trasformare la casa dell’amata nonna, dove ha vissuto gran parte dell’infanzia, in ristorante.
Il progetto Club 64 ad Andria
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Una promessa fatta al padre. Ovvero quella di non vendere la casa di famiglia, sita in via Bologna 83 a pochi passi dal centro di Andria. Riccardo, Nico ed Ella hanno deciso di ristrutturarla dandole una nuova vita.
Un ristorante nel quale servire tutte le prelibatezze del territorio pugliese. Terra e mare insieme, per un’offerta davvero ricca. Il tutto sotto l’egida di Franco Ricatti, noto per essere l’unico chef stellato della provincia di Bari, con ben due stelle Michelin per il suo locale sito a Barletta.
L’affascinante storia del ristorante della famiglia Scamarcio ad Andria
Così, nasce l’avventura degli Scamarcio nel mondo della ristorazione. Inevitabile dare un’occhiata al menù e al costo di un’eventuale cena in un locale dalle atmosfere Anni Trenta.
Da sottolineare un’importante carta dei vini nata dall’esperienza nel settore di Nico ed Ella. Il menù, invece, è variegato. Si spazia dagli antipasti a base di pesce, come i frutti di mare di seconda giornata a 30 euro, ai fiori di zucchina con gamberi e pancetta a 15. Di terra, invece, spicca la tartare di manzo con ovetto di quaglia a 25 euro.
Tra i primi, tagliatelle all’astice zucchini e basilico a 18 euro. Risotto ai frutti di mare a 16 e le immancabili orecchiette fatte in casa con condimento da decidere a 12 euro.
Se volessimo scegliere i secondi, invece, astice con cavolfiore e briciole di focaccia a 30 euro o il più economico straccetti di diaframma di manzo in agrodolce a 18.
Infine, tra i dolci, si potrebbe scegliere tra un cannolo di mandorla agli agrumi da 8 euro oppure, sempre con lo stesso prezzo, un pasticcio di mele tiepido con piccolo babà.
L’affascinante storia del ristorante di Riccardo Scamarcio ci racconta di un locale dove potremmo spendere circa 40 euro a persona con le pietanze più economiche. Fino a un massimo di oltre 100 se volessimo godere anche della prestigiosa carta dei vini.
Tra terra, mare, tradizione e ricordi, Club 64 potrebbe diventare un prezioso riferimento per la ristorazione pugliese nel 2024.