Si tratta di uno studio pubblicato dalla rivista Infection Control & Hospital Epidemiology dell’Università di Cambridge. Il realtà qualcuno precisa che non si tratta di uno studio vero e proprio, nel senso più classico della tradizione medico-scientifica. Quanto invece di una richiesta formalizzata alla rivista per incoraggiare degli studi in questa direzione. Gli autori di questa richiesta appartengono ad un team di medici napoletani, che sono stati mossi da alcune costatazioni. Già in primavera era stata documentata l’efficacia del perossido di idrogeno su superfici inanimate. Constatazione avvalorata da precedenti studi di letteratura. I quali avevano evidenziato come, sulle superfici, l’acqua ossigenata in concentrazione dello 0,5% distruggesse il virus in un minuto. Dunque in cosa consisterebbe il nuovo studio riguardante l’acqua ossigenata: è un valido rimedio anti Covid?
Cosa è l’acqua ossigenata
Indice dei contenuti
Dalle proprietà antisettiche del perossido di idrogeno ben note nell’ambito della comunità scientifica, scaturiscono le considerazioni di questo gruppo di medici napoletani. L’acqua ossigenata è il più semplice dei perossidi. Si diluisce sempre in acqua, mai utilizzata pura. Si trova in commercio in una soluzione acquosa. La misurazione in volumi, indica la concentrazione e il numero di litri di ossigeno prodotti da un litro di acqua ossigenata. La concentrazione in volume non va confusa con la concentrazione percentuale. Ad esempio un volume 34 significa che un litro di acqua ossigenata produce 34 litri di ossigeno. Corrisponde ad una concentrazione percentuale di acqua ossigenata del 10%
Come antisettico, si usa a 20 volumi con una concentrazione dal 3 al 6%. Altrimenti con concentrazioni maggiori bisogna diluirla. Quando viene a contatto con la pelle, la liberazione dell’ossigeno provoca la formazione di bollicine. Questo fenomeno determina l’azione disinfettante, con la distruzione dei batteri. Ciò grazie all’azione chimica da parte dell’ossigeno e grazie anche alla rimozione meccanica di quelle bollicine.
L’acqua ossigenata, è un valido rimedio anti Covid?
In questo ambito si potrebbe utilizzare l’acqua ossigenata sia come prevenzione, sia all’inizio dell’infezione, per evitare successive ospedalizzazioni. In quest’ultimo caso potrebbe servire a debellare il virus nella fase iniziale quando, prima di riprodursi, esso staziona sul muco delle cellule epiteliali. Colpire il virus in questa fase, entro poche ore dalla comparsa dei primi sintomi, potrebbe evitare che sopraggiungano ulteriori complicazioni. Ma l’uso di acqua ossigenata potrebbe essere adottato anche come modalità preventiva. Al pari di quanto avviene con il distanziamento o l’uso della mascherina. O il lavaggio frequente delle mani. Questa prevenzione potrebbe avvenire con semplici sciacqui del cavo orale con acqua ossigenata al 3%, tre volte al giorno. Ma senza mai ingerirla. O si potrebbe nebulizzare nelle cavità nasali con una concentrazione dell’1,5%.
Una cosa tuttavia ci preme ancora ribadire: l’efficacia di questo rimedio dovrà essere dimostrata e documentata da studi clinici sui pazienti positivi. Solo in tal caso, potrebbe rappresentare un’ulteriore modalità di prevenzione e di riduzione degli effetti del Covid-19. Al momento, resta né più né meno che un punto di riflessione e di ipotesi avanzato da questo team di medici napoletani.