Sembrerebbe un vero e proprio jolly da avere assolutamente in casa.
Utilizzato per le pulizie più disparate, per la cura della persona, per il bucato, nell’orto e in giardino.
Stiamo parlando proprio dell’aceto di mele che, però, ovviamente, nasce in origine come condimento, risultato della fermentazione del sidro di mele.
Infatti, è ampiamente utilizzato su insalate varie ed eventuali, ma anche come nota di sapore anche per altre pietanze.
Questo non solo in funzione del suo sapore decisamente più delicato rispetto al classico aceto di vino, ma anche per le tante proprietà.
L’aceto di mele è diffusissimo in cucina ma, a fronte dei tanti benefici che sono piuttosto conosciuti, possiede anche delle possibili controindicazioni.
Un vero alleato della salute
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Prima di scoprire gli eventuali effetti avversi di questo aceto, ricordiamo anche gli straordinari benefici che lo renderebbero un vero alleato della salute.
Innanzitutto, sembrerebbe essere in grado di stimolare il senso di sazietà e dunque sarebbe amico della linea e di chi conduce, ad esempio, una dieta ipocalorica.
L’aceto di mele è inoltre una fonte di straordinari nutrienti e minerali come magnesio, potassio, calcio, fosforo, ferro e zinco.
Un cocktail che produrrebbe effetti benefici sul sistema cardiovascolare, rafforzando il cuore e stimolando il sistema immunitario.
Aiuterebbe inoltre a mantenere il controllo dei livelli di colesterolo e di zucchero nel sangue (in questo caso grazie alla presenza dell’acido acetico).
Infine, i batteri contenuto in essi favorirebbero il mantenimento di una buona flora batterica intestinale.
Ma per quanto riguarda le controindicazioni?
L’aceto di mele è diffusissimo in cucina ma pochi ne conoscono i possibili effetti avversi e non solo sulla pressione sanguigna
Un eccessivo consumo di aceto di mele sembrerebbe poter essere in grado di danneggiare l’esofago e lo smalto dei denti.
Potrebbe, inoltre, contribuire all’abbassamento dei livelli di potassio ma soprattutto della pressione sanguigna.
Pertanto, ne sarebbe sconsigliata l’assunzione da parte di quanti assumano farmaci ipertensivi.
Sembrerebbe, infine, non essere adatto ai diabetici, in quanto un suo consumo potrebbe interferire sui livelli di glucosio e di insulina nel sangue. In più, potrebbe svolgere involontariamente funzioni “additive” rispetto ai farmaci assunti per il trattamento di tale disturbo.
Insomma, salute e gusto sì, ma sempre con un occhio di riguardo se abbiamo a che fare con certe patologie.
Ricordiamoci di consultare sempre il nostro medico di fiducia per fugare ogni dubbio.
Approfondimento
Molti ignorano che questo gustoso condimento aumenta il senso di sazietà senza rovinare la dieta