L’accordo Fininvest e Vivendi fa crollare le azioni di Mediaset. Dopo 16 anni di lotta nei tribunali di tutta Europa un accordo è stato raggiungo nei seguenti termini.
La famiglia Berlusconi ha acquistato un pacchetto di azioni Mediaset a un prezzo unitario di 2,70 euro per un esborso complessivo di circa 160 milioni. In cambio, il colosso televisivo ha staccato in settimana un dividendo di 30 centesimi di euro per azione. Fininvest ha così incassato 156 milioni e Vivendi 102 milioni.
Grazie a questa operazione la famiglia Berlusconi ha ripreso il controllo totale su Mediaset avendo oltre il 50% delle azioni con diritto di voto. Di fatti, quindi, la società televisiva non ha più appeal speculativo visto che non è più scalabile. L’andamento futuro del titolo, quindi, non sarà più determinato dai rumors, ma dalla strategia di sviluppo che l’azienda vorrà sviluppare.
Per il momento il risultato immediato è stato un adeguamento delle quotazioni al fatto che sia stato distribuito un dividendo.
Cosa aspettarsi per il futuro?
Come si vede dal grafico la tendenza in corso è ribassista e punta al I obiettivo di prezzo in area 2,576 euro (I obiettivo di prezzo). La rottura in chiusura di settimana di questo livello aprirebbe le porte a una discesa verso gli altri obiettivi indicati in figura. In particolare, il III obiettivo di prezzo si trova in area 1,84 euro per un potenziale ribasso del 40% circa. Da notare che lo Swing Indicator ha dato un segnale di vendita.
Al rialzo, invece, solo una chiusura settimanale superiore a 2,802 euro farebbe definitivamente accantonare lo scenario ribassista.
Secondo gli analisti che coprono il titolo Mediaset il consenso medio è mantenere con un prezzo obiettivo in linea con le attuali quotazioni.
L’accordo Fininvest e Vivendi fa crollare le azioni di Mediaset, i possibili scenari futuri secondo l’analisi grafica
Indice dei contenuti
Mediaset (MIL:MS) ha chiuso la seduta del 1 maggio a quota 2,986 euro in rialzo dell’1,36% rispetto alla seduta precedente.
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