Contro il caro energia, subito 9,5 miliardi di euro di risorse. È questa la potenza di fuoco, nel breve termine, per il Governo italiano che è guidato dalla Premier Giorgia Meloni. E per dare subito risposte ai cittadini ed alle imprese sugli aumenti delle bollette di luce e gas.
L’annuncio è arrivato, in particolare, a conclusione di un Consiglio dei Ministri che, tra l’altro, ha portato all’approvazione della NADEF. Ovverosia la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza.
La zampata del Governo Meloni contro il caro energia. Promesse mantenute
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Inoltre, per tutto il 2023, i miliardi per contrastare il caro energia saranno complessivamente, e all’incirca, ben 21. Nello specifico, i circa 21 miliardi di euro annunciati dal Governo Meloni, contro il caro energia, corrispondono all’entità della manovra netta 2023.
Per la zampata del Governo Meloni contro il caro energia ora resta da capire come saranno destinate le risorse stanziate. A partire proprio dai 9,5 miliardi subito disponibili. Anche attraverso un innalzamento degli obiettivi di deficit.
In merito ci sono infatti tante ipotesi sul tavolo. A partire dalla revisione dei Bonus sociali su luce e gas scollegandoli dalla certificazione ISEE. Oppure, tra le altre ipotesi allo studio, ci sarebbe invece proprio l’innalzamento del limite ISEE da rispettare per ottenere gli sconti in bolletta. Un limite che, dagli attuali 12.000 euro, potrebbe essere rivisto al rialzo fino alla soglia di 15.000 euro.
Intanto, gli interventi del Governo Meloni arrivano subito dopo la buona notizia dell’ARERA sulle bollette del gas. Quelle dello scorso mese di ottobre del 2022. In quanto, per le utenze domestiche sul mercato tutelato, il prezzo a parità di consumi scende del 12,9%. Pur tuttavia, per novembre e per dicembre, non è detto che i prezzi del gas in Italia continueranno a scendere. Con il calo delle temperature. E con i maggiori consumi di materia prima.
Nel Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2022 cambia la denominazione dei Ministeri
In linea con le attese, inoltre, durante il Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2022 è stato apportato pure il cambio di denominazione di ben cinque Ministeri. Precisamente, il Ministero dell’Istruzione diventa il “Ministero dell’Istruzione e del Merito”. Il Ministero della Transizione Ecologica diventa il “Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”.
Il Ministero dello Sviluppo Economico diventa il “Ministero delle Imprese e del Made in Italy”. Mentre il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili cambia nel “Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. Ed infine il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali diventa il “Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e Forestale”.