Il coronavirus non ha ridimensionato i sogni dei giovani che vogliono intraprendere una esperienza all’estero. La voglia dei giovani di ripartire con l’Erasmus+ sarà ripagata con un aumento di opportunità. Sono i numeri a dirlo in modo inequivocabile. L’Istituto Nazionale per l’Analisi delle politiche pubbliche, incaricato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali quale Agenzia Nazionale Erasmus+, ha registrato un aumento di domande rispetto allo scorso anno del 28%. 247 candidature sono state presentate per i Partenariati Strategici e 425 candidature per la Mobilità transnazionale. Le maggiori richieste sono giunte da Lazio, Emilia Romagna, Campania, Lombardia, Toscana e Veneto.
Cosa è l’Erasmus+
Il programma europeo è pensato per dare opportunità di studio, formazione, di esperienze lavorative o di volontariato all’estero rivolto a studenti, tirocinanti, insegnanti. E’ una esperienza che potenzia le capacità comunicative, relazionali, di adattamento a vivere e lavorare in ambienti multiculturali. Fare l’Erasmus ha un valore in più: uno studente su tre dopo il periodo di formazione ha trovato lavoro nei paesi ospitanti.
Quali settori interessano di più
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Tra le candidature presentate, gran parte riguardano lo sviluppo e il trasferimento di pratiche innovative finalizzate a supportare il miglioramento della qualità dell’offerta di istruzione e formazione professionale.
Altre mirano a promuovere lo scambio di esperienze e know-how, a livello europeo, tra organismi della formazione.
Dove si vuole andare
Tra i paesi di destinazione delle iniziative di mobilità si preferiscono Austria, Belgio, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Malta, Olanda, Portogallo e Spagna. I giovani non hanno paura di riappropriarsi della propria vita e già programmano il futuro. La voglia di guardare avanti, di progettare il futuro e sviluppare progetti di cooperazione transnazionale è insito nelle nuove generazioni.
Quando si potrà partire
“Le mobilità Erasmus per il momento sono sospese, spiega il presidente dell’Inapp, prof. Sebastiano Fadda – Ad oggi non abbiamo ancora nessun chiarimento in merito e sorprende nonostante tutto la voglia dei giovani di fare nuove esperienze formative. L’Europa rimane un terreno fertile di opportunità ed occasioni”.
I soldi da spendere per l’Erasmus+
L’Italia quest’anno deve spendere per l’ambito istruzione e formazione professionale oltre 55 milioni di euro. 45 milioni saranno utilizzati per la realizzazione di esperienze di Mobilità transnazionale, i restanti per lo sviluppo di Partenariati Strategici. Una bella somma che basterà a soddisfare la voglia dei giovani di ripartire con l’Erasmus+.