La vocazione al risparmio ai massimi dall’inizio dell’emergenza: quali prodotti fanno risparmiare più soldi? E’ boom di buoni fruttiferi postali (BFP) e libretti di risparmio. Gli italiani si confermano un popolo di risparmiatori, soprattutto in tempi di crisi. Peccato che se non si spende l’economia non riparte. E peccato che sia difficile spendere visto che milioni di persone sono in cassa integrazione, se gli va bene. E molti altri si sono aggiunti al 10% della popolazione che era disoccupata anche prima della crisi (ma lavorava in nero?). Sia come sia, gli italiani sembra che abbiano scelto, per i loro risparmi, le Poste. Ma perché? Perché il denaro, i soldi, sono più sicuri se sono garantiti. Ed entrambe queste forme di prodotti sono garantiti dallo Stato. Che potrebbe non essere il massimo della sicurezza, visti i tempi, ma per molti lo è e lo sarà per sempre.
Nessun costo di sottoscrizione e di rimborso, tranne gli oneri fiscali. In qualunque momento, soprattutto con i BFP, si può richiedere il rimborso del capitale investito. E la tassazione è agevolata al 12,5%. La più bassa in Italia, cioè la stessa dei titoli di Stato. I libretti consentono di gestire la posizione anche direttamente online. E in un’epoca dove la tecnologia la sta facendo da padrone, anche sul risparmio privato, è un vantaggio poter operare da remoto. Ed è proprio la digitalizzazione di questi prodotti, in ultima istanza, che ne ha decretato il successo. Perché si ricerca sicurezza, per il proprio risparmio. Ed al costo più basso possibile. Ed è difficile battere i prodotti di Poste Italiane, forti anche della garanzia statale. La vocazione al risparmio è quindi ai massimi dall’inizio dell’emergenza.
La vocazione al risparmio ai massimi dall’inizio dell’emergenza: quali prodotti fanno risparmiare più soldi?
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Due prodotti in particolare meritano un minimo di approfondimento. I libretti di risparmio Smart ed i buoni fruttiferi 4×4. I primi hanno subito un’evoluzione, che si chiama Supersmart. E’ attivabile sul libretto Smart, e permetterà al risparmiatore di ottenere un tasso più elevato a scadenza sui soldi depositati. Ovviamente si può fare tutto (anche) online, dal sito delle Poste o con la loro app BancoPosta. I secondi sono un investimento ideale per chi ha un orizzonte temporale lungo. In questo caso fino a 16 anni, e potrà contare su rendimenti fissi crescenti. Rimborsi possibili già dopo 4, 8 e 12 anni dalla sottoscrizione, con il riconoscimento degli interessi maturati.