Gli imprenditori del vino gongolano senza aver ancora bevuto un calice annata 2020. La vendemmia si prospetta con buoni propositi nonostante il Covid-19. Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini hanno redatto un dossier con le previsioni vendemmiali per l’anno in corso. Le rilevazioni sono state fatte sull’intero territorio nazionale comparando indicazioni quali-quantitative. L’elaborazione statistica ha tenuto conto anche delle serie storiche degli anni trascorsi.
La qualità dell’uva
Gli agricoltori hanno gli occhi che brillano: la qualità dell’uva è ottima. L’annata si preannuncia interessante nonostante le paure dovute all’emergenza sanitaria del coronavirus. Le prospettive sono di ricavare circa 47,2 milioni di ettolitri.
Italia principale produttore di vino
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Con questi numeri l’Italia si conferma principale produttore di vino a livello mondiale. Francia e Spagna seguono a ruota. Le stime tracciate per l’imminente tengono presente lo stato dell’arte. Nel contempo gli agricoltori fanno gli scongiuri perché solo eventi climatici avversi possono ribaltare la situazione.
Il dossier nello specifico
Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini hanno messo in evidenza che c’è alta qualità ma anche una quantità leggermente inferiore alla media degli ultimi 5 anni.
Non c’è da strapparsi i vestiti perché la particolare situazione economica internazionale non è delle migliori. Nel primo semestre 2020 gli scambi di vino sono stati ridotti. L’esportazione del vino Made in Italy ha avuto un calo dopo 20 anni ma nonostante ciò è andata meglio rispetto ai principali competitor.
Le aziende vinicole hanno maggiori giacenze di prodotti a denominazione e hanno rivisto per necessità i listini di Igt, Doc e Docg.
Con la vendemmia 2020 parte il riscatto
La vendemmia 2020 rappresenta una ripartenza per il prodotto Italia. L’uva sia come qualità che come quantità rappresenta una opportunità da sfruttare fino all’ultimo chicco. Una adeguata campagna nazionale di promozione del vino Made in Italy può dare lo slancio necessario per incrementare le vendite. La vendemmia si prospetta con buoni propositi nonostante il Covid-19, speriamo che lo stesso valga anche per la vendita delle bottiglie di vino.