Quando prendiamo in mano delle vecchie foto di famiglia dei nonni, probabilmente notiamo che sono tutte in bianco e nero. Anche se i nostri occhi vedono a colori, tuttavia la nostra capacità di riprodurre la realtà, con i colori che possiede, apparteneva in passato solo alla pittura. Oggi abbiamo una o più tecniche per trasformare un’immagine a colori e ottenerne una in bianco e nero.
Perché la fotografia è nata in bianco e nero
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Anche quando nacque la fotografia, nel 1839 le immagini erano senza colore. Per molti anni fu questo il modo in cui uscivano le foto dopo l’elaborazione in camera oscura. Le pellicole erano a base di sali d’argento che s’inscurivano, se toccati dalla luce. La pellicola impressionata veniva poi proiettata su un foglio di carta coperto anch’esso con sali d’argento. Più nella realtà la zona era chiara, come un muro bianco, e più sulla pellicola diventava nera.
Per ottenere l’immagine reale, che rispettasse le parti bianche e scure della realtà, bisogna di nuovo invertirla. Per questo motivo, la pellicola si stampava a contatto con una carta, anch’essa spalmata di sali d’argento, ed esponendola alla luce. Le parti scure della pellicola, non facevano passare la luce e rimanevano bianche sulla carta e viceversa. Si ricreava così l’immagine che si vedeva nella realtà. Fotografare sembra allora quasi una magia.
Questo principio di base ha sempre funzionato sia per quanto riguarda la fotografia in bianco e nero, sia quando col tempo nacque il colore.
Il valore della foto in bianco e nero
Nonostante si siano fatti notevoli sforzi per dare un’immagine che corrispondesse ai colori della realtà, il bianco e nero non è tramontato. Nella TV è stato soppiantato dal colore. Nel cinema qualcuno ancora lo utilizza, anche se con fini particolari. Nella fotografia invece sono ancora molti coloro che preferiscono l’immagine in bianco e nero, rispetto a quella a colori.
Come mai questa predilezione per il bianco e nero rispetto al colore? È una questione di linguaggio d’immagine. Mentre il colore riflette ciò che si vede nella realtà, il bianco e nero (Black and White o B&W) trasmette una visione più essenziale. Fra il nero puro e il bianco perfetto esistono una serie di sfumature in grigio. Si entra allora in un Mondo, in cui la realtà è là ben presente, ma i colori sono spariti. È una visione più essenziale, che mette in evidenza il valore simbolico delle cose. Le loro qualità intrinseche, che non sempre emergono attraverso la fotografia a colori.
La tecnica per trasformare una foto digitale in un’immagine B&W
Con l’arrivo della fotografia digitale, le immagini sono registrate direttamente a colori e bisogna allora trasformarle in bianco e nero. In passato, se si voleva ottenere un’immagine in B&W, si acquistava direttamente una pellicola in bianco e nero. Con l’arrivo del digitale le immagini elettroniche sono registrate a colori. Bisogna allora passarle in bianco e nero. Vediamo allora come fare.
L’immagine elettronica viene elaborata attraverso dei computer e utilizzando dei programmi specifici. I più noti sono Photoshop, Lightroom, PhotoLab e altri. Con questi programmi si possono modificare le immagini, sia se fossero scattate in RAW che in JPEG. Il RAW è un formato più flessibile e permette una serie maggiore di modifiche.
Desaturare l’immagine e aggiustarla
La tecnica per trasformare una foto digitale in bianco e nero è anche la più semplice. Che si parta da file RAW o JPEG, e consiste nello spostare a zero il cursore della saturazione. Questo cursore toglie colore all’immagine. In genere si trova tra le possibilità di “modifica di base” dell’immagine. In Photoshop andiamo a cliccare su “Immagine”, poi “Regolazioni” e infine “Togli saturazione”. Non sempre basta questa operazione per avere un’immagine accettabile. Bisogna poi agire sugli altri fattori che modificano l’immagine, per avere dei risultati più soddisfacenti.
Uno di questi è il contrasto, con il suo cursore, che permette di evidenziare l’immagine, aumentando la distanza cromatica tra bianchi e neri. Molto valido generalmente in foto poche contrastate, come quelle fatte senza sole o senza flash. Altri fattori che modificano le immagini sono le curve e i livelli. Ma è possibile intervenire anche sui singoli canali dei diversi colori, per migliorare l’immagine. In questo caso si modifica la quantità dei diversi colori presenti.
Una strada più veloce è quella di utilizzare gli esempi, inclusi nei vari programmi su modelli già preconfezionati di immagini B&W. È qui che entrano in gioco le caratteristiche dei vari programmi. Ognuno presenta alcuni gruppi di esempi, a volte divisi per categoria. Foto di animali, ritratti, paesaggi, architettura ecc. Una volta importata l’immagine nel programma, non ci resta che scegliere il modello che più ci piace e cliccarci sopra. L’immagine si trasformerà automaticamente in quella che si desidera.
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