Si chiama Calendar Provisioning ed è quella normativa che imporrà indirettamente alle banche di spostare tra i crediti a sofferenza anche i crediti dubbi. Chiaramente, poter recuperare dei crediti in proprio è molto meno costoso che doverli coprire al 100%. Perciò la tagliola imposta alle banche diventa un’opportunità per molti e un guaio per altri.
La Redazione, con diversi interventi, ha già chiarito come le banche già conoscessero tutte le novità normative volute dall’EBA già dal 2018. Tutti gli Istituti Europei, forti della conoscenza delle nuove regole sui Default, hanno già avviato da tempo tutta una serie di regole onde evitarli.
Il Calendar Provisioning è una normativa concepita, nel quadro delle disposizioni volte a rafforzare i requisiti di capitale delle banche. O meglio, per non farle fallire. Il dettato, però, è molto stringente tutti i crediti che la banca ha concesso e non vengono pagati devono essere trasferiti a sofferenza. Non dovranno essere considerati più crediti ma perdite coperte dalla banca secondo un calendario. Per i Crediti non garantiti è previsto che la banca debba azzerarli entro 3 anni invece per quelli garantiti tra 7 e 9 anni.
La tagliola imposta alle banche diventa un’opportunità per molti e un guaio per altri
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In effetti tali regole creano i presupposti per una serie di riflessioni e di conseguenze. Può sicuramente essere un’opportunità per molti debitori i quali potranno più facilmente stralciare il debito residuo. Infatti dati i tempi ristretti con cui la banca spesa il credito si crea una convenienza per il debitore. In poche parole l’Istituto venderà a società terze il credito ad una percentuale del suo valore. Quando le società acquirenti contatteranno il debitore, lo stesso potrebbe chiudere il debito anche per il solo 20%. Ma dipende dal tipo di credito e dalle garanzie.
Per altri, invece sarà un guaio. Se è vero quanto sopra, la conseguenza sarà un nuovo credit crunch. Ovvero, saranno concessi crediti solo a pochi, dotati tra l’altro di garanzie collaterali in grado di contenere il rischio di default. La banca preferirà non prestare soldi se il rischio di dover sostenere extra-costi un domani è superiore ad una certa soglia!
Si attende quindi che l’EBA si esprima
Ad onor di chiarezza, l’EBA ha accolto le richieste delle banche che spingevano per soprassedere in questo periodo. Probabilmente, si addiverrà ad una proroga di almeno sei mesi per la tagliola alle banche che diventa un’opportunità per molti e un guaio per altri. Sembra evidente, quindi, la portata innovativa delle nuove norme che, inoltre, impattano sulle spese e sull’utilizzo del contante.
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