Da qualche anno, sui pacchetti di sigarette appare la scritta che “fumare fa male alla salute”, oggi però la scelta imprenditoriale di un colosso mondiale del settore è davvero sorprendente. Ci eravamo più volte già occupati del titolo nei mesi scorsi e avevamo espresso un giudizio molto lusinghiero per il futuro dei prezzi. La svolta di Philip Morris con l’OPA su Vectura rafforza il nostro Strong Buy sul titolo ma procediamo per gradi.
Philip Morris di recente, ha lanciato un’OPA di 1,2 miliardi di euro su Vectura, società che si occupa di inalatori e prodotti per curare malattie polmonari e asma. Potrebbe apparire un paradosso per una società che produce e vende sigarette. A tal proposito sono interessanti le recenti affermazioni di Jacek Olczak, manager di rilievo della società: “nei prossimi 10 anni smetteremo di vendere sigarette”. La società si prepara a un cambio di rotta? Il core business attuale lascerà il testimone alla sperimentazione di cure per le malattie respiratorie? Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi e anni.
Philip Morris International (NYSE:PM) ha chiuso la giornata di contrattazione del 27 agosto al prezzo di 102,10, in rialzo dello 0,84% rispetto alla seduta precedente. Da inizio anno, ha segnato il minimo a 76,37 e il massimo a 103, con un rialzo del 26,45%.
La svolta di Philip Morris con l’OPA su Vectura rafforza il nostro Strong Buy sul titolo
Indice dei contenuti
Analisi di bilancio
I guadagni sono cresciuti del 21,8% nell’ultimo anno e si prevede che cresceranno mediamente del 7,99% all’anno nei prossimi tre anni.
Dividend yield del 4,7%.
Le raccomandazioni degli altri analisti (18 giudizi) stimano un prezzo di fair value intorno a 109,50 dollari per azione. I nostri calcoli invece, portano a un prezzo obiettivo di fair value di 210 dollari circa (in rialzo rispetto al precedente giudizio di 200 dollari), con una sottovalutazione attuale rispetto ai prezzi correnti di circa il 100%.
Strategia di investimento
Fino a quando non si assisterà a una chiusura settimanale inferiore a 99,65, i prezzi potrebbero continuare a salire in poche settimane verso l’area di 115,50/121,75. Primo segnale ribassista in seguito a una chiusura giornaliera inferiore a 100,26.