I suoi film sono tra i più famosi. I suoi personaggi hanno accompagnato l’infanzia di miliardi di persone. Il suo logo è conosciuto ovunque. È nato negli Stati Uniti, ma è diventato davvero un cittadino del mondo. Anzi, si potrebbe dire che è stato tra quelli che maggiormente hanno contribuito alla globalizzazione.
Il 16 ottobre 1923 fu siglato un contratto storico. Nessuno lo poteva ancora prevedere, ma Walt Disney, insieme al fratello Roy, firmava con la casa di distribuzione di New York di Margaret Winkler uno storico contratto. Quello che, di fatto, sancì la nascita di uno degli imperi multimediali del Novecento.
Walt aveva solo 22 anni, ma da quel momento iniziò una folgorante carriera che lo portò a conquistare il mondo. Vinse 26 premi Oscar, record probabilmente ineguagliabile, diede vita a personaggi entrati nell’immaginario collettivo. Da Topolino a Paperino, da Alice nel Paese delle Meraviglie a Biancaneve, passando da Mary Poppins ed Herbie il Maggiolino.
E poi ancora il parco divertimenti Disneyland, a Los Angeles, e tutti quelli che sono arrivati dopo in diverse parti degli Stati Uniti e del mondo. Un successo planetario che Walt non ebbe la possibilità di godersi a lungo, vista la prematura scomparsa, a soli 65 anni, per un cancro ai polmoni.
Quando ha iniziato la sua ascesa
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Un patrimonio divenuto ingente intorno agli anni Quaranta. Dal 1923 al 1937, infatti, la Walt Disney ha fatto molta fatica. Anche perché ha sempre cercato il massimo della tecnologia dell’epoca, indebitandosi per poter offrire prodotti sempre all’avanguardia.
I soldi “veri” sono arrivati grazie a “Biancaneve e Sette Nani”, uscito nel 1937, che guadagnò la strabiliante cifra di 8 milioni di dollari. Da quel momento, Disney poteva davvero dire di avercela fatta. Ancora oggi, calcolando l’inflazione, risulta essere uno dei film d’animazione che ha incassato maggiormente nella storia del cinema.
La sua azienda ha appena festeggiato 100 anni, ma Walt Disney quanto ha guadagnato?
Quando morì, nel 1966, il suo patrimonio oscillava tra i 120 e i 150 milioni di dollari. Poco meno di un miliardo di dollari attuale. Se pensiamo che oggi l’intero mondo Disney vale quasi 100 miliardi, capiamo bene la portata e l’impatto che ha avuto sull’industria dei media.
La sua eredità ha acceso diversi contenziosi nel corso degli anni, soprattutto tra i molti nipoti. Walt Disney, infatti, ha avuto una sola figlia naturale dalla moglie Lillian, nata nel 1933. La coppia ne adottò poi una nel 1936. Da queste, nel corso degli anni, nacquero ben dieci nipoti. Nessuno di questi, però, ha conservato il cognome Disney. Peraltro, uno di loro, Brad Lund è ancora in causa per vedersi riconoscere parte dell’eredità.
Insomma, la sua azienda ha festeggiato 100 anni, Walt Disney è morto da quasi 57, ma il suo nome rimarrà per sempre nella storia del Novecento e non solo. Un visionario capace di sconvolgere la sua epoca e di creare un brand che non morirà mai.