L’ultima seduta della settimana ha visto la sorpresa Diasorin e il paradosso El.En. Con un Ftse Mib che ha perso oltre il 2%, i miglior titoli della seduta, infatti, sono stati Diasorin (il peggiore titolo tra le Blue Chip da inizio anno con un ribasso di oltre il 60%) ed El.En che è stato tra i peggiori titoli della settimana insieme a Diasorin stesso. Poiché di El.En abbiamo già pubblicato un’analisi a livello settimanale, ci occuperemo del solo titolo Diasorin.
La sorpresa Diasorin domina il Ftse Mib: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Diasorin (MIL:DIA) ha chiuso la seduta del 24 marzo a quota 102,5 €, in rialzo del 3,6% rispetto alla seduta precedente.
Sebbene il titolo rimanga impostato al ribasso con tutti gli indicatori che non accennano a invertire, con la seduta del 24 marzo sono arrivi piccoli segnali incoraggianti.
Ad esempio, le quotazioni hanno prima segnato un minimo inferiore alla barra precedente e poi hanno accelerato al rialzo. Inoltre, l’RSI ha incrociato al rialzo lasciando la zona di ipervenduto. Infine, c’è stato un importante recupero della forza relativa di Diasorin rispetto al Ftse Mib.
Punti di forza e di debolezza
Tra i punti di forza ricordiamo che al netto di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti, i margini dell’azienda risultano particolarmente elevati e sono tra i più elevati della Borsa. L’attività dell’azienda, quindi, è particolarmente redditizia e il gruppo ha registrato dati di attività superiori alle aspettative.
I punto di debolezza, invece, sono molteplici. Secondo le stime degli analisti Diasorin è una delle aziende con le più deboli prospettive di crescita. Con un rapporto prezzo/utili 2022 di 21,09 volte il risultato, poi, la società opera a livelli di multipli relativamente elevati. Inoltre, sulla base delle quotazioni attuali, la società ha un livello di valutazione particolarmente elevato in termini di “enterprise value”.
Altro punto debole è che il gruppo ridistribuisce un dividendo dal rendimento veramente irrisorio. Le previsioni di fatturato, poi, sono state recentemente riviste al ribasso per l’esercizio in corso e per il successivo.
Infine, negli ultimi quattro mesi, il consensus e il prezzo obiettivo medio degli analisti sono stati ampiamente rivisti al ribasso. Allo stato attuale il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione del 17% circa.
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