Nulla è cambiato rispetto a settimana scorsa. Infatti, la situazione sull’oro è ancora molto incerta ma lo scenario rialzista rimane quello preferito. Se, infatti, avevamo parlato di un oro in rafforzamento a causa dell’aumento dell’inflazione, questa affermazione è ancora più vera alla luce dell’ulteriore rafforzamento del petrolio. Come scritto nell’ultimo report, infatti, se il petrolio raggiungesse quota 100 dollari non sarebbe una sorpresa.
Storicamente, l’oro è stato visto come un investimento attraente quando l’inflazione sale, con il metallo che è triplicato alla fine degli anni ’70 quando i guadagni dei prezzi al consumo statunitensi si sono diretti verso un picco di quasi il 15%. Ma i lingotti sono anche sensibili ai tassi di interesse, e gli investitori scommettono che le banche centrali inizieranno presto a ridurre gli stimoli e ad aumentare i tassi. Questo scenario ha indebolito gli argomenti a supporto del metallo prezioso.
Da notare che fa eccezione a quanto detto l’andamento osservato dopo la crisi di Lehman&Brothers. In quell’occasione, infatti, il prezzo dell’oro è continuato a salire nonostante l’inflazione fosse arrivata quasi a zero.
La situazione sull’oro è ancora molto incerta ma lo scenario rialzista rimane quello preferito: le indicazioni dell’analisi grafica
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L’oro (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 15 ottobre in ribasso dell’1,65% rispetto alla seduta precedente a quota 1.768,3 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un rialzo dello 0,62%.
Time frame giornaliero
Nel breve termine sull’oro regna l’incertezza più assoluta. Come si vede dal grafico, infatti, le ultime settimane avevano permesso di sviluppare una proiezione rialzista che, però, ha subito un brutto colpo alla chiusura giornaliera di venerdì. Le quotazioni, infatti, hanno chiuso sotto il livello in area 1.783 dollari. D’altra parte il primo ostacolo ribassista in area 1.756,5 dollari non è stato ancora violato al ribasso.
A questo punto, quindi, i possibili scenari sono due. Il primo vede l’immediato recupero di area 1.783 dollari seguita dalla ripartenza al rialzo verso gli obiettivi indicati in figura. Il secondo vede le quotazioni rompere al ribasso area1.756,5 dollari con conseguente accelerazione ribassista verso gli obiettivi indicati in figura dalla linea tratteggiata.
Monitorare con attenzione i due livelli indicati.
Time frame settimanale
Anche sul settimanale le quotazioni si stanno muovendo all’interno di uno strettissimo trading range individuato dai livelli 1.742 dollari – 1.768 dollari. Solo una decisa chiusura settimanale esterna a uno dei due livelli indicati potrebbe dare direzionalità alle quotazioni. Gli obiettivi per i due scenari sono quelli mostrati in figura.