La scuola chiuderà se ci saranno degli alunni positivi? Ecco tutto quello che dobbiamo sapere.
Da lunedì 14 settembre è prevista l’apertura della maggior parte delle scuole italiane. Ma ci sono ancora diversi nodi da sciogliere. Stanno sorgendo, infatti, delle preoccupazioni importanti tra i genitori degli alunni. Nulla di così assurdo, se ci si ferma a riflettere. Gli ultimi mesi non sono stati semplici. E la ripresa della quotidianità fatica ancora a ingranare. Dunque, i dubbi sono leciti. A chiarirne alcuni è l’Istituto Superiore di Sanità. L’ente, infatti, ha risposto al quesito principale di questi giorni. Ciò che si sta tentando di capire, infatti, è se la scuola chiuderà se ci saranno degli alunni positivi. Ecco tutto quello che dobbiamo sapere.
Cosa succederà se un alunno dovesse essere positivo?
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Se un alunno dovesse presentarsi a scuola con una temperatura al di sopra dei 37,5°C, verrà isolato dai compagni. I genitori o un tutore saranno informati dell’accaduto. Starà a loro, poi, contattare il medico di Medicina Generale o il pediatra per valutare la situazione. Se dovessero esserci dei seri sospetti di positività, il medico richiederà il tampone. Se l’alunno risultasse negativo, dovrà restare a casa fino a che non sarà guarito. Un ulteriore tampone, poi, confermerà il suo stato di salute.
Se invece il test dovesse confermare i sospetti, l’ASL sanificherà la zona della struttura interessa. Verranno poi prescritti 14 giorni di quarantena agli alunni della stessa classe del contagiato. L’alunno, invece, dovrà restare in isolamento fino alla guarigione. A determinare la fine della malattia, due tamponi con esito negativo.
E se risultasse positivo un operatore scolastico o un docente?
Le regole saranno le stesse anche per i docenti e gli operatori scolastici. Il medico richiederà un test diagnostico immediato. Se questo dovesse risultare positivo, saranno dunque previsti 14 giorni di quarantena e la ripresa dell’attività lavorativa solo dopo due tamponi con esito negativo.
La scuola chiuderà se ci saranno degli alunni positivi? Ecco tutto quello che dobbiamo sapere
Dunque, queste sono le prime direttive. Se si dovessero verificare i casi soprascritti in modo isolato, la scuola non chiuderà. In particolar modo, la didattica continuerà il suo corso se il numero dei contagi non dovesse essere elevato. Verranno eseguiti controlli con i contatti stretti del contagiato, ma l’istituto scolastico rimarrà aperto.
Se invece si dovesse verificare un aumento dei positivi tra alunni e insegnanti, le cose potrebbero cambiare. Sarà il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL a stabilire il da farsi. Il Dipartimento cercherà soprattutto di capire se mantenere la scuola aperta potrebbe rappresentare un reale pericolo per la sicurezza della comunità. Si prevedrà, sicuramente, l’esecuzione di diversi test diagnostici prima di prendere una qualsiasi decisione.