La rivoluzione della scuola italiana con la metodologia CLIL: l’acronimo è preso in prestito dalla lingua inglese e sta per Content and Language Integrated Learning. Si tratta, in particolare, di una metodologia volta ad insegnare in lingua straniera i contenuti di una determinata materia già presente nel programma scolastico. In tal modo, si favorisce sia l’acquisizione di contenuti disciplinari, che l’apprendimento di una seconda lingua.
Gli insegnanti
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L’insegnamento è affidato a docenti qualificati. I requisiti minimi richiesti sono due, e cioè:
a) una certificazione riconosciuta della conoscenza della lingua straniera;
b) un attestato di abilitazione all’insegnamento CLIL.
Per avere la qualifica CLIL è necessario frequentare corsi di formazione riconosciuti dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca). I corsi forniscono, infatti, una formazione metodologico-didattica specifica. I corsi in questione sono rivolti a tutti i docenti di materie non linguistiche interessati ad insegnare la propria materia in lingua straniera.
Una volta ottenuto l’attestato di abilitazione, va presentata anche una certificazione linguistica. Tale certificazione è richiesta perchè che deve evidenziare il livello di conoscenza della lingua straniera. È preferibile un livello C1 che corrisponde ad un’ottima padronanza del linguaggio.
La rivoluzione della scuola italiana con la metodologia CLIL è un’eccellente opportunità per gli studenti
Il MIUR ne ha autorizzato l’utilizzo in tutti i livelli scolastici, dalle elementari alle secondarie.
I benefici di un tale metodo sono evidenti. Innanzitutto la possibilità di utilizzare la lingua straniera in contesti diversi dà una forte motivazione agli alunni. E ciò rende lo studio della materia scelta maggiormente interessante e stimolante.
È, inoltre, un metodo eccellente per abituare lo studente ad un approccio multiculturale e multidisciplinare della conoscenza, arricchendo il suo bagaglio culturale. Questa è indiscutibilmente un’arma in più per raggiungere grandi obiettivi nel mondo del lavoro.
La metodologia CLIL passo dopo passo
Per lo svolgimento del corso non è previsto l’utilizzo di libri. È l’insegnante che si occupa di reperire il materiale cartaceo o digitale in lingua straniera. Sarà sempre il docente a semplificare i testi per facilitarne la comprensione a seconda dell’età scolare di riferimento.
Si parte da un argomento già noto agli alunni, svolto precedentemente. Si procede, quindi, a piccoli passi, che portano al termine dell’anno scolastico a risultati sorprendenti. I test di valutazione del metodo, infatti, evidenziano che non solo gli alunni acquisiscono piena conoscenza della materia insegnata ma anche un’ottima padronanza nell’uso della lingua straniera.
Il nostro auspicio è che tutti gli istituti scolastici italiani decidano di offrire ai nostri ragazzi percorsi integrati con la metodologia CLIL.