La prova di forza cui avevamo assistito qualche settimana fa è stata confermata da Mediobanca. Adesso, quindi, le quotazioni potrebbero agevolmente muoversi verso gli obiettivi rialzisti. Di questo, però, ci occuperemo nella sezione dedicata all’analisi grafica.
È di qualche giorno fa la riunione dell’assemblea dei soci che ha approvato i dati di bilancio al 30 giugno 2023 e confermato il pagamento del dividendo da 0,75 euro. La data di stacco è prevista per il 21 novembre e messo in pagamento il 23 novembre 2022. Si conferma, quindi, quello che è uno dei punti di forza più importanti di Mediobanca. Un rendimento del dividendo superiore all’8,1% che colloca Mediobanca tra i migliori titoli azionari per politica dei dividendi.
È altresì molto importante notare che il pay out di questo dividendo si aggira intorno al 70%. Ciò vuol dire che il pagamento di un dividendo così elevato potrebbe essere sostenibile anche in futuro. Per gli analisti che coprono il titolo, infatti, le attese sono per un rendimento del dividendo stabile anche nel corso dei prossimi anni.
Sempre secondo gli analisti il prezzo obiettivo medio di Mediobanca esprime una sottovalutazione del 15% circa, con una dispersione del 10% circa.
Secondo l’analisi fondamentale, qualunque sia la metrica utilizzata, le azioni Mediobanca risultano essere sottovalutate. Ad esempio, con un rapporto prezzo/utili 8x per l’esercizio in corso, il confronto con la media del settore di riferimento esprime una sottovalutazione del 30% circa. Dal punto di vista del rapporto tra prezzo e fatturato, poi, il titolo Mediobanca esprime una sottovalutazione di circa il 10%.
Per il lettore interessato, ricordiamo tutte le scadenze di novembre per Bonus e aiuti e quando verranno pagati.
La resistenza storica cede e Mediobanca vede area 10 euro: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Mediobanca (MIL:MB) ha chiuso la seduta del 3 novembre a quota 9,196 euro, in ribasso dello 0,52% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è rialzista e punta al II obiettivo di prezzo in area 9,602 euro. La resistenza storica cede, infatti, e le quotazioni accelerano al rialzo. Da qualche seduta, però, le quotazioni stanno incontrando un forte ostacolo in area 9,248 euro. Una conferma del proseguimento del rialzo, quindi, potrebbe avvenire dalla rottura di questa area di resistenza. La massima estensione rialzista, poi, potrebbe andare a collocarsi in area 10,53 euro (III obiettivo di prezzo).
Solo una chiusura giornaliera inferiore a 8,674 euro potrebbe portare a un’inversione ribassista con obiettivo più probabile in area 7 euro.