Dopo averne evidenziato gli aspetti negativi che lo rendono di gran lunga il peggiore titolo bancario da inizio anno, il titolo FinecoBank sorprendere tutti. Infatti, la raccolta del primo semestre fa volare la pecora nera dei titoli bancari che adesso potrebbe avere altro spazio per andare al rialzo.
Gli eccezionali dati che hanno fatto volare le quotazioni del peggiore titolo bancario da inizio anno
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A fare volare le quotazioni di FinecoBank sono stati i dati sulla raccolta dei primi sei mesi del 2023 che per il terzo anno consecutivo ha superato la soglia di 5 miliardi nel primo semestre.
Nel mese di giugno la raccolta netta di FinecoBank si attesta a 765 milioni di euro. Un dato – favorito anche dal collocamento del Btp Valore e una raccolta gestita a 458 milioni (pari al 60% del totale), sottolinea la banca – che tuttavia rappresenta un calo rispetto al mese precedente, quando la società del risparmio gestito aveva realizzato una raccolta netta positiva per 867 milioni mentre a giugno 2022 era stata di 851 milioni.
A margine della presentazione dei dati, l’amministratore delegato Alessandro Foti ha dichiarato “Fineco chiude il primo semestre del 2023 con dati di raccolta particolarmente positivi e solidi, ancora più rilevanti perché ottenuti in assenza di offerte promozionali di breve periodo legate ai tassi.”
La raccolta del primo semestre fa volare la pecora nera dei titoli bancari: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo FinecoBank (MIL:FBK) ha chiuso la seduta del 6 luglio a quota 12,475 €, in rialzo del 6,03% rispetto alla seduta del giorno precedente.
Era da oltre 3 anni che non si vedeva un rialzo così importante sul titolo. La conseguenza immediata è stata una repentina inversione al rialzo della tendenza in corso e di tutti gli indicatori sul titolo.
Attualmente, quindi, è in corso la proiezione rialzista (linea tratteggiata) mostrata in figura. Il prossimo ostacolo è collocato in area 12,81 € e potrebbe avere elevate probabilità di frenare lo slancio rialzista.
I ribassisti, invece, potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 12,19 €.
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