L’Agenzia delle Entrate, sempre nel pieno rispetto della privacy, spalanca le porte dei propri dati a terzi. La Pubblica Amministrazione potrà sapere tutto di tutti accedendo ad un portale specifico. Regioni, province, città metropolitane, comuni, Asl, ministeri, enti nazionali, casse di previdenza hanno la possibilità di visionare determinati servizi in capo all’amministrazione finanziaria.
Gli enti, quindi, potranno evitare di chiedere a cittadini e imprese determinate informazioni. I dati anagrafici comunali saranno allineati con l’anagrafe tributaria. Perciò basterà un clic per scoprire la posizione di ogni soggetto. Di conseguenza, le autodichiarazioni e la fornitura di documenti cartacei, potrebbero scomparire, con il compito da parte dell’amministrazione pubblica di desumere le informazioni reddituali.
Il contenuto della banca dati
Indice dei contenuti
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione una banca dati infinita. Infatti all’interno di questa area saranno note le informazioni su atti registrati dal 1986, rimborsi fiscali, versamenti tributari. Inoltre in questa banca dati saranno disponibili i servizi catastali, cartografici e le informazioni dell’Osservatorio del mercato immobiliare su zone e quotazioni.
L’Agenzia delle Entrate sta provando il sistema
L’Agenzia delle Entrate ha messo già in essere l’applicativo web. Ogni Ente deve accreditarsi per fruire dei servizi di accesso ai dati. E’ bene precisare che non tutti i dipendenti della pubblica amministrazione potranno interrogare il cervellone. Infatti, all’atto dell’accreditamento, l’Ente deve indicare un responsabile.
Quest’ultimo, dunque, visualizzerà il catalogo dei servizi, interrogherà la banca dati giustificando le finalità istituzionali per cui si richiedono le informazioni. I controlli saranno stringenti.
Cosa fa l’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate avvierà un’istruttoria interna e solo dopo l’esito positivo i dati saranno inviati al richiedente. Un meccanismo sicuramente farraginoso ma necessario per evitare storture.
Purtroppo esiste una esigua platea di dipendenti della Pubblica Amministrazione interessati più a scoprire i fatti di terzi. L’Agenzia delle Entrate conosce vita, morte e miracoli di ogni cittadino italiano, perciò bisogna fare in modo di tutelare ogni individuo.
Incrocio tra banche dati
L’interconnessione delle banche dati è una questione molto delicata. In questo caso parliamo del forziere dell’Agenzia delle Entrate ricco di informazioni di ogni genere. Per cui prima di dare la possibilità a terzi di accedere, ben vengano le misure di sicurezza. Intanto il cittadino deve iniziare ad essere consapevole che la Pubblica Amministrazione potrà sapere tutto di tutti.