La prossima settimana molte grandi aziende del Ftse Mib presenteranno i risultati del terzo trimestre: il punto su Poste Italiane

La prossima settimana molte grandi aziende del Ftse Mib presenteranno i risultati del terzo trimestre
La prossima settimana molte grandi aziende del Ftse Mib presenteranno i risultati del terzo trimestre, con un’agenda fitta. In primo piano ci saranno le principali banche italiane di Piazza Affari, insieme ad altre realtà finanziarie, tra cui Poste Italiane. Facciamo il punto sull’azienda guidata da Matteo Del Fante che il 6 novembre presenterà i dati finanziari. Intanto sul titolo aleggia l’Offerta Pubblica di Vendita (OPV) rinviata qualche settimana fa.

Quando è come si farà l’OPV di Poste Italiane?

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha sospeso temporaneamente la procedura di vendita del 14% del capitale di Poste Italiane, inizialmente prevista per ottobre. Le ragioni includono il possibile aumento della quota destinata agli investitori retail, influenzato dalle dichiarazioni della Premier Meloni, che ha espresso l’intenzione di mantenere Poste Italiane in mani italiane, privilegiando i piccoli risparmiatori e i dipendenti dell’azienda. Un’altra motivazione dello slittamento riguarda la ricerca di investitori italiani stabili, come le Fondazioni bancarie, per coprire parte dell’offerta istituzionale. Il governo sta valutando di coinvolgere le Fondazioni bancarie in questa operazione, con un investimento complessivo di circa 150-200 milioni di euro, per formare un nucleo di azionisti nazionali. Equita ipotizza che, anche per il pagamento del dividendo intermedio di Poste il 20 novembre, l’offerta potrebbe slittare a dicembre o addirittura al 2025.

L’obiettivo dell’operazione, che genererebbe per il Tesoro oltre 2,4 miliardi di euro, è stato rinviato per analizzare modalità e tempistiche di vendita, con alcune previsioni che vedono come possibile data ultima la prima decade di dicembre. Tuttavia, un ulteriore slittamento al 2025 resta una possibilità. Attualmente, lo Stato detiene il 64,2% del capitale di Poste, di cui il 35% tramite Cassa Depositi e Prestiti e il 29,2% direttamente.

Le previsioni degli analisti sui conti del terzo trimestre

Gli analisti stimano che Poste Italiane possa raggiungere ricavi di 3,05 miliardi di euro per il terzo trimestre 2024, con un utile netto previsto intorno ai 515-516 milioni e un Ebit adjusted di circa 741 milioni, evidenziando una forte crescita rispetto allo scorso anno. Barclays ha rivisto al rialzo il target price per Poste, portandolo a 12,2 euro, mantenendo la raccomandazione “equal weight”. Inoltre, gli analisti suggeriscono attenzione all’evoluzione delle offerte di risparmio postale e wealth management di Poste in un contesto di tassi più bassi.

La prossima settimana molte grandi aziende del Ftse Mib presenteranno i risultati del terzo trimestre: il punto su Poste Italiane secondo l’analisi grafica

Secondo i principali indicatori dell’analisi tecnica classica, la tendenza in corso è rialzista. Solo una chiusura settimanale inferiore a 12,7 € potrebbe favorire una ripresa del ribasso. In contrario le quotazioni potrebbero continuare a salire

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