L’emergenza sanitaria del Covid 19 che, ahinoi non è ancora definitivamente terminata, ha portato alla luce nuovi tipi di professionalità. Questi specialisti hanno avuto un ruolo fondamentale nella gestione della crisi sanitaria. Se i virologi sono balzati agli onori delle cronache, meno celebri sono state altre figure essenziali come il fisioterapista respiratorio. Una pletora di medici e infermieri hanno silenziosamente fatto la differenza nella lotta contro il virus. In particolare una professione sanitaria ha registrato un boom di assunzioni ed ancora oggi è molto richiesta. Stiamo parlando dell’Infermiere triagista telefonico. La professione è quella consueta dell’infermiere ma con alcune particolarità.
La professione sanitaria del futuro con boom di assunzioni che non è il virologo
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Prima di tutto vediamo cosa fa un infermiere triagista telefonico. Costui ha il compito di interagire con persone che presentano particolari sintomi o versano in condizioni tali che potrebbero aver necessità di un trattamento sanitario. Nel caso del Covid abbiamo appreso cosa fosse un triage sanitario. Durante la fase di triage si raccolgono dati con specifiche domande. L’infermiere ha il compito di inserire nel sistema informatico l’anagrafica di colui che ha chiamato. Occorre che inserisca dati come nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico. In alcuni casi gli infermieri di triage possono esser chiamati ad una valutazione sulla gravità della situazione. Dovrà scegliere cioè fra l’invio immediato dei soccorritori o la gestione da parte di un medico di base ad esempio.
Triage telefonico per il Covid
Un esempio attuale di quale sia il lavoro dell’infermiere triagista è quello del triage per il Covid. In questo caso l’infermiere doveva porgere delle domande specifiche come ad esempio se il chiamante avesse effettuato un tampone, di quante persone fosse composto il nucleo familiare oppure quale sia l’occupazione ed il posto di lavoro. Tali domande servivano per ricostruire l’eventuale mappa dei contagi ed avvertire i soggetti venuti in contatto con i positivi. La seconda batteria di domande riguardava i sintomi. L’operatrice/tore di triage doveva informarsi sulla temperatura, la presenza di tosse, vomito etc.
Il ruolo dell’infermiere triagista è molto importante per evitare i sovraffollamenti del pronto soccorso e gestire i flussi d’accesso.
Formazione e skill richieste all’infermiere
Sebbene non abbia contatti diretti con il paziente, l’operatore di triage dovrebbe avere le medesime competenze di un infermiere di reparto. Dovrebbe quindi avere un percorso formativo in Scienze infermieristiche o simili. Inoltre dovrà possedere quelle che vengono chiamate soft skills, fondamentali per questo lavoro. Ne è un esempio la cosiddetta capacità di gestire lo stress e la pressione del lavoro. Soprattutto deve avere il dono della calma e della chiarezza nel fornire spiegazioni.
Quindi se dobbiamo sostenere un colloquio di lavoro sarà vantaggioso mettere in luce queste abilità e la precedente esperienza sul campo.
Si può lavorare in ospedale, presso aziende e centri medici privati oppure presso compagnie assicurative.
Si tratta di un lavoro tutt’altro che semplice ma sarà la professione sanitaria del futuro.
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