Quando andavamo a passeggio per la campagna con le nostre nonne sembrava di frequentare una lezione scolastica. Conoscevano qualsiasi piantina incontrassimo e tutti i fiori che potevamo incrociare. Come cucinare l’arrosto con quella erbetta aromatica. Quale splendida bevanda rigenerante con questa o quella foglia che spuntava da un cespuglio. E, così via, tra insalate di stagione, decotti e persino delicati e squisiti risotti con le ortiche. Proprio adesso che rispunta la primavera, con tutte le sue piante, non dimentichiamoci di questa, che potremmo incrociare proprio durante una passeggiata e che la scienza consiglierebbe vivamente.
Da maggio a settembre nei nostri campi
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Solitamente la borragine fiorisce da fine aprile, primi di maggio, durando fino alla fine di settembre. Ma negli ultimi anni, con le primavere anticipate, era possibile trovarla anche qualche giorno prima. Qualcuno la chiama borragine e qualcun altro borrago, sta di fatto che il risultato non cambia per questa erba spontanea ricchissima di grassi benefici per la salute. Come dicevamo sopra, le nostre nonne la utilizzavano per preparare i risotti, delle ottime frittate, minestre e minestroni. Ma anche per i ripieni degli arrosti. Un ingrediente naturale, pieno di nutrienti salutari, come ricordato anche da questo studio. E soprattutto, quello che accomuna la scienza con la saggezza delle nonne, è la scarsità di calorie di questa pianta che ne conta appena 20/100 grammi. Un’erba spontanea che oltre a velocizzare il metabolismo, come ricordano gli esperti, sarebbe anche una validissima alleata contro la ritenzione idrica.
La piantina selvatica che incontriamo passeggiando e che potrebbe da sola regalarci acidi grassi benefici e vitamine con sole 20 calorie
La borragine è una piantina che però potrebbe creare dei problemi coloro che sono in cura con alcuni farmaci:
- anticoagulanti;
- antiaggreganti;
- antinfiamatori.
Uso e consumo
Assumerla costantemente, nel caso in cui siamo in terapia quotidiana, potrebbe quindi richiedere il consulto medico. È davvero anche curiosa la storia di questa pianta, che deve il suo nome ai romani. La indicavano infatti per il pelo che ne ricopre le foglie e che allora ricordava la lana grezza e non lavorata, con la quale si facevano alcuni indumenti. Ma, prima dei romani, la conoscevano bene i greci, che la utilizzavano come rimedio per far passare la tosse ai bambini. Tanto che nella società spartana, popolo di guerrieri, la borragine, assunta come bevanda e come alimento era presente nella dieta dei guerrieri. La piantina selvatica che incontriamo passeggiando e che simboleggiava per uno degli eserciti più forti della storia il coraggio.
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