Orto e giardinaggio non sono attività da limitare alla bella stagione. Ci sono, però, calendari specifici da rispettare. Durante i mesi autunnali, ad esempio, si preparano i bulbi che daranno fiori in primavera. Abbiamo visto che chi coltiva a ottobre questo albero avrà garantite splendide e abbondanti fioriture in primavera.
Quest’oggi, ci concentreremo su un’altra pianta: la calendula (Calendula officinalis), una erbacea perenne per lo più nota per le sue proprietà officinali. In realtà, la calendula si presta anche per scopi puramente decorativi ed ornamentali ed è davvero molto semplice da mettere a dimora e da curare.
Infatti, la pianta migliore da coltivare in ottobre per vivaci fioriture primaverili è perfetta anche per i meno esperti.
La calendula produce numerosissimi fiori simili alle margherite nella forma e dai colori sgargianti giallo-arancione. Dal delicato profumo che ricorda il limone, questi fiorellini sono anche commestibili, perfetti ad esempio nell’insalata, oppure, una volta essiccati, per aromatizzare infusi, decotti e tisane.
Come accennato, la calendula è una pianta annuale che si autosemina molto facilmente. Vediamo quindi come procedere per la messa a dimora.
La pianta migliore da coltivare in ottobre per vivaci fioriture primaverili è perfetta anche per i meno esperti
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Bisogna eseguire la semina entro la metà di ottobre oppure tra marzo e aprile. La calendula si adatta con facilità a tutti i tipi di terreno; tuttavia, predilige quelli leggeri e sciolti e che non creano ristagni idrici. Una volta sparsi i semini, vanno ricoperti con uno strato di terra sottile. Effettuare quindi una annaffiatura leggera.
Quando, poi, le piantine saranno germogliate, diradarle lasciandone circa 6-8 per ogni metro quadrato. Possiamo seminare la calendula anche in vaso. L’importante è utilizzare contenitori abbastanza grandi e con una profondità di 20 cm almeno.
Prima di procedere con la semina si consiglia di arricchire il terreno con del compost.
Esposizione, irrigazione e concimazione
Le piante di calendula amano la luce, e per questo vanno collocate in pieno sole o a mezz’ombra. Scegliere una posizione con un buon ricircolo di aria.
Vanno annaffiate regolarmente ma senza esagerare. Attendere sempre che il terreno sia ben asciutto ed evitare assolutamente i ristagni di acqua. Fare, inoltre, sempre attenzione a non bagnare né le foglie né i fiori.
Durante il periodo della fioritura, effettuare regolari concimazioni (ogni 10-15 giorni) con prodotti specifici per piante da fiore. Evitare di esagerare con l’azoto, sostanza che favorisce lo sviluppo delle foglie a scapito dei fiori.
Consiglio finale
Quando la prossima primavera avremo i nostri bellissimi fiorellini, giallo-arancio, non appena sfioriranno, stacchiamoli dai rami ma non buttiamoli via. Poiché i fiori producono il seme, gettiamoli piuttosto lungo i bordi dell’orto o in un altro vaso. Potrebbe essere possibile che qualche semino riesca a germinare dando così vita a nuove piante spontanee.
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