La pianta contro la stanchezza? Scopriamo a cosa servirebbe il ginkgo biloba

ginkgo biloba

In natura esistono tante piante che vengono utilizzate anche a scopo terapeutico. Infatti, come ben conosciamo, in commercio troviamo molti integratori alimentari. Questi si utilizzano, come dice la parola stessa, per integrare tutti i nutrienti che non riusciamo ad assimilare attraverso l’alimentazione. Tale condizione può dipendere da vari motivi di natura diversa. A tal proposito, oggi ci soffermeremo su un tipo di pianta particolare: ginkgo biloba.

Cos’è e quali sono i suoi valori nutrizionali

È una pianta originaria della Cina. Fin dai tempi in cui la scoprirono, la si utilizzò in ambito terapeutico. Questo perché sembrava contenesse molte proprietà antiossidanti ed energetiche. Insieme all’aloe vera è considerato uno degli integratori alimentari più utilizzato negli ultimi tempi. 100 g di ginkgo biloba apportano 182 kcal e:

  • 1,7 g di grassi;
  • 38 g di carboidrati;
  • 4 g di proteine;
  • 7 mg di sodio.

In più grandi quantità, circa 510 mg, è presente poi il potassio. Contiene anche ferro, magnesio e calcio.

La pianta contro la stanchezza? Sarebbero questi i benefici da conoscere

Una volta che abbiamo conosciuto le origini di questa pianta, ma soprattutto i suoi valori nutrizionali, possiamo capire meglio per cosa la si potrebbe utilizzare. Abbiamo detto che la sua azione si concentra soprattutto sull’effetto antiossidante. Questo migliorerebbe l’ossigenazione dei tessuti e di conseguenza anche la circolazione sanguigna. In particolare andrebbe a rafforzare la memoria e soprattutto la concentrazione. La si consiglia, rispetto ad altre tisane, nei periodi di forte stress oppure affaticamento. Inoltre è anche ricca di numerose vitamine.

Quali sarebbero gli effetti collaterali?

Nonostante sia una pianta molto salutare, come tutte le cose, è bene non esagerare con le dosi. Infatti, se si supera il dosaggio indicato, si potrebbero avere degli effetti indesiderati, quali:

  • emicrania;
  • disturbi a stomaco e intestino;
  • diarrea.

Come piantarlo

Per averlo sempre in casa e poterne trarre i benefici quando se ne ha bisogno, si potrebbe anche scegliere di coltivarlo nel proprio giardino di casa o altrove. Come pianta non ha particolari preferenze di terreno. Si consiglierebbe però un terreno un po’ acido e profondo. Si predilige l’esposizione in zone abbastanza soleggiate. Non ci sono problemi di inquinamento. Infatti cresce lo stesso e non risente di particolari stress.

Si consiglia, inoltre, di piantare un ginkgo biloba maschio. Questo perché l’albero donna emana un odore che non è molto piacevole all’olfatto. Dunque, il ginkgo biloba è davvero la pianta contro la stanchezza? Potremmo dire di sì, inoltre aiuterebbe anche chi soffre di perdite di memoria.

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