Molti lavoratori sfruttando le nuove misure pensionistiche introdotte dal Governo adesso, o richiamando a vecchie misure strutturali e non, potranno già programmare il loro pensionamento nel 2024. A prescindere da ipotetiche e ancora oggi imprevedibili nuove riforme. In pratica, ci sono lavoratori di oggi ormai in procinto di lasciare il lavoro nel 2024. Invece alcuni casi non bisogna fare niente altro che aspettare di completare la carriera lavorativa utile o di raggiungere la giusta età.
In altri casi invece servirà produrre qualcosa nell’immediato. Presentare domande e richieste preventive all’INPS, che sono però fondamentali per poter centrare la pensione a partire dal primo gennaio 2024.
La pensione nel 2024 ma attenzione a cosa fare immediatamente
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Come andare in pensione subito è l’argomento più importante in materia previdenziale. Ma anche andare in pensione nel 2024, anche se sembra distante, deve essere una materia da considerare subito. Ci sono lavoratori che per andare in pensione nel 2024 non dovranno fare altro che attendere. Parliamo di lavoratori che devono aspettare di compiere per esempio i 67 anni utili alla pensione di vecchiaia ordinaria.
Infatti chi ha già 20 anni di contributi oggi ed è nato nel 1957, nel 2024 compirà i 67 anni di età. Per loro la pensione arriverà dietro domanda solo nel momento in cui completano i 67 anni. Allo stesso modo, chi nel 2024 completerà i 42 anni e 10 mesi di contributi, non dovrà fare altro che continuare a lavorare fino a quella data prestabilita per il completamento di quella carriera. Per le misure ordinarie, la domanda va fatta in prossimità della data di completamento dei requisiti. Per ottenere il primo rateo di pensione a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui si completano i requisiti.
Le pensioni in deroga e la domanda di certificazione del diritto
Ci sono misure però che necessitano di un adempimento preventivo per poter essere sfruttaste anche nel 2024. Molti prenderanno la pensione nel 2024 ma attenzione alla certificazione del diritto. Infatti bisogna presentare prima della domanda di pensione vera e propria, una richiesta all’INPS con la quale l’Istituto deve certificare il diritto alla pensione. In pratica, una domanda da presentare all’INPS che deve confermare il diritto alla pensione del richiedente.
Un adempimento che entro maggio devono produrre per esempio quanti svolgono mansioni usuranti o quanti lavorano di notte. Lo scivolo in regime usuranti infatti prevede che entro il mese di maggio dell’anno precedente quello in cui si completano i requisiti, debba essere prodotta l’istanza di certificazione. In assenza di questa domanda, nel 2024 i lavoratori interessati a questa pensione potrebbero non aver diritto alla prestazione che slitterebbe all’anno successivo. Infatti per le istanze di certificazione tardive si perdono fino a 3 mesi di pensione o si finisce fuori dalle risorse disponibili dell’INPS.