Pensione di reversibilità e di invalidità sono due prestazioni con scopi totalmente diversi. La prima spetta alla vedova o al vedovo al decesso del coniuge. E spetta sempre, anche se si hanno redditi propri. Può essere decurtata ma mei revocata per colpa dei redditi. La pensione di invalidità civile, invece, è un trattamento assistenziale che è strettamente legato ai redditi dell’invalido. Ma la pensione di reversibilità della vedova si cumula con il trattamento di invalidità? Scopriamo in questo articolo.
Il cumulo delle due prestazioni è possibile
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La pensione di invalidità civile e quella di invalidità sono due misure perfettamente compatibili e anche cumulabili. Ma c’è una condizione. Come abbiamo detto la pensione di invalidità civile, totale o parziale, è legata al reddito del ricevente. Se si supera il reddito limite imposto annualmente dalla Legge, il trattamento viene meno.
L’assegno di invalidità, infatti, spetta solo all’invalido che versa in uno stato di bisogno economico. Per continuare a riceverlo mensilmente è necessario il rispetto di determinati requisiti reddituali.
Il trattamento ai superstiti e quello di invalidità
La pensione di reversibilità e quella indiretta sono i due trattamenti ai superstiti previsti dall’INPS. Il primo beneficiario di entrambi i trattamenti è il coniuge rimasto vedovo. Ma possono beneficiarne anche i figli, sia maggiorenni che minorenni, i nipoti, i genitori e i fratelli e le sorelle. Ma tutti questi familiari devono essere in possesso di requisiti ben precisi.
La pensione di invalidità civile, invece, è riconosciuta ai disabili con percentuale pari o superiore al 74%. Al 100%, invece, è riconosciuta la pensione di inabilità civile. I due trattamenti, come abbiamo detto, sono compatibili ma non sempre cumulabili, vediamo il perché.
La pensione di reversibilità della vedova si cumula con quella di invalidità?
Per avere diritto sia alla pensione di invalidità che al trattamento ai superstiti è necessario che quest’ultimo abbia un importo molto basso. L’invalido parziale, infatti, non deve superare i 5.010,2 euro annui. Se l’importo della pensione di reversibilità, quindi, è pari o inferiore a 385,40 euro mensili (per 13 mensilità) i due trattamenti sono cumulabili.
Se l’importo della pensione di reversibilità è più alto di quello sopra citato, invece, la pensione di invalidità parziale viene meno. Discorso diverso, invece, per gli invalidi al 100% che hanno un tetto di reddito limite fissato a 17.050,42 euro annui. E di fatto possono cumulare interamente la pensione di reversibilità per un importo fino a 1.311 euro mensili (sempre per 13 mensilità). Ricordiamo che anche sulla pensione di reversibilità può spettare il Bonus Natale 2022.
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