La pensione nel 2024 sarà ancora una volta possibile con 62 anni di età. Perché al contrario delle previsioni iniziali, la Quota 103 resterà in vigore ancora un altro anno. Ma la misura non sarà uguale come funzionamento a quella del 2023. Perché sono diverse le novità introdotte. E proprio partendo da queste novità che per i futuri pensionati lo scotto da pagare sarà elevato se pensano di sfruttare questo canale di uscita.
La pensione 2024 a 62 anni, ma il prezzo da pagare per i pensionati è alto dal punto di vista degli importi
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La pensione con Quota 103 è stata introdotta la prima volta dal Governo attuale con la sua prima legge di Bilancio. E con la seconda manovra finanziaria lo stesso Esecutivo ha deciso di confermare la misura. Si tratta di quello strumento previdenziale che è il proseguo dell’esperienza di Quota 100 prima e Quota 102 poi. Ma se negli anni, con il passaggio dalla prima misura alla seconda e poi alla terza, le uniche differenze erano state quelle dei requisiti necessari, adesso si cambia anche la modalità di calcolo della pensione ed altri aspetti legati a ciò che i pensionati percepiranno.
In pratica, per il triennio 2019-2021, fu attiva la Quota 100, che permetteva la pensione a 62 anni di età con 38 anni di contributi. Nel 2022, e solo per quell’anno, ecco nascere la Quota 102 in sostituzione della Quota 100. Cambio dei requisiti dicevamo, perché dalla combinazione 62+38 si passò alla combinazione 64+38. Nel 2023 invece ecco la Quota 103, con almeno 62 anni di età ed almeno 41 anni di contributi. Per tutte e tre le versioni della misura, c’è il divieto di cumulo dei redditi da lavoro con i redditi da pensione ad eccezione di quelli provenienti dal lavoro autonomo a carattere occasionale fino a 5.000 euro per anno solare.
Limite di importo del trattamento, cosa cambia nel 2024?
Nel 2023 la Quota 103 ha permesso la quiescenza a 62 anni. Ed anche da gennaio ci sarà la pensione 2024 a 62 anni, e sempre con Quota 103. Non cambieranno i requisiti, così come resterà intatto il divieto di cumulo. Ma come già nel 2023 la pensione per chi esce con questa misura, non potrà superare un determinato importo. Ma se nel 2023 tale limite era fissato a 5 volte il trattamento minimo, nel 2024 il limite viene portato a 4 volte il trattamento minimo. Per il 2023 parliamo di circa 2.841,2 euro al mese di pensione lorda.
Per il 2024 invece parliamo di circa 2.272,96 euro di pensione lorda massima fruibile. Questo al netto di eventuali cambiamenti del trattamento minimo INPS nel 2024. Ma c’è dell’altro, perché nel 2024 la pensione con Quota 103 sarà calcolata solo ed esclusivamente con il sistema contributivo. Significa che per lavoratori che hanno già almeno 18 anni di contributi versati al 31 dicembre 1995, il taglio di pensione può superare anche il 30%. Perché si tratta di lavoratori che avrebbero avuto diritto al calcolo misto (retributivo fino al 2012 e contributivo per i periodi successivi).
Finestre più lunghe, e tagli più pesanti, ecco la nuova Quota 103
Oltretutto, la finestra di decorrenza del trattamento passa da 3 a 7 mesi nel settore privato e da 6 a 9 mesi nel settore pubblico. Tornando al calcolo della pensione, nettamente sfavorevole, i conti da fare dimostrano come le penalizzazioni possono essere ingenti. Un pensionato che aveva diritto ad una pensione da 3.000 euro lordi al mese (e con 41 anni di contributi, non è difficile arrivare a questo importo), perde molto di più rispetto al 2023. Infatti passando da 5 a 4 volte il trattamento minimo, la perdita passa da 160 euro circa, a 730 euro più euro meno.
Il taglio di pensione è limitato al periodo dell’anticipo, ovvero fino ai 67 anni di età. Una volta raggiunta quella età infatti il pensionato otterrà il ricalcolo della pensione con annesso ripristino della pensione integrale e non tagliata come prima detto. Ma la pensione 2024 a 62 anni diventa tagliata a vita per il pensionato, perché il ricalcolo contributivo lo accompagna vita natural durante. E quindi, se torniamo all’esempio dei 3.000 euro di pensione lorda, con il ricalcolo contributivo per alcuni pensionati si scende a 2.100 euro. In questo caso, 900 euro in meno tra pensione mista e pensione contributiva. Ed è un taglio perenne da considerare per chi vuole uscire con la pensione 2024 a 62 anni.