Aumenta sempre di più il numero di vegani in Italia. Questa scelta porta con sé molte modificazioni alle nostre abitudini. I vegani, infatti, non si limitano a non mangiare cibo di origine animali. Rifiutano infatti tutti i prodotti che arrivano dagli animali. Tra questi anche la lana e la pelle. Negli ultimi anni si parla sempre di più di pelle vegana. Questa non è quindi derivata dalle mucche. Se molti pensano che la pelle vegana sia una scelta 100% green, questo non è sempre vero.
La pelle vegana è veramente migliore e meno inquinante di quella tradizionale?
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Molti pensano erroneamente che la pelle sia un prodotto di scarto dell’industria della carne che non produce inquinamento. Nulla di più falso. La pelle infatti ha bisogno di essere conciata e lavorata prima di poter essere indossata. Questo processo coinvolge moltissimi componenti chimici e diversi passaggi. Spesso le industrie della pelle sono tra le più inquinanti ed emettono nell’atmosfera e nell’ambiente sostanze nocive. Quella della pelle non è quindi un’industria priva di impatto ambientale. La pelle vegana è quindi la risposta? Forse.
Purtroppo, però, la maggior parte della finta pelle che vediamo in commercio è composta per la maggior parte di plastica. Secondo diversi studi la produzione di questa pelle sintetica è comunque meno inquinante di quella della pelle tradizionale. Resta però un problema. Spesso i prodotti in pelle vegana sono di scarsa qualità e vengono buttati. I prodotti in pelle tradizionale, se trattati bene, possono invece durare anche decenni. La plastica, inoltre, impiega decine decine di anni per decomporsi ed è estremamente inquinante.
Quali sono le alternative disponibili?
La pelle vegana è veramente migliore e meno inquinante di quella tradizionale? Abbiamo visto che la risposta è sia sì che no. Sono due le opzioni disponibili per chi non se la sente di comprare pelle tradizionale nuova. Una è quella di optare per prodotti di seconda mano. Sono sempre di più infatti i mercatini dell’usato e gli shop vintage online. In questi negozi è possibile trovare prodotti in pelle di qualità. Acquistando scarpe e borse di pelle di seconda mano si limiteranno gli sprechi. In questo modo infatti non viene aumentata la richiesta nel mercato per la produzione di nuova pelle. E gli oggetti già usati non vengono buttati.
Un’altra opzione è quella di optare per le pelli vegetali di ultima generazione. Queste si stanno diffondendo a partire dagli ultimi anni. Usando gli scarti di lavorazione di certa frutta e verdura, queste pelli sono a base di ananas, mele, uva e perfino corteccia. Sono sempre più presenti nel mercato. Anche grandi brand di abbigliamento hanno iniziato a produrre scarpe con pelle green di origine vegetale. In pochi anni, quindi, questa diventerà l’alternativa più sostenibile alla pelle tradizionale.