Nasce in realtà come ricetta anti spreco e col fine di utilizzare gli avanzi del frigo e della credenza. Dunque è facile immaginare che, in quelle dispense, ci fossero gli ingredienti tipici di altre ricette della tradizione. Ecco perché questo piatto ricco richiama, in qualche modo, da un lato l’amatriciana, dall’altro la carbonara e la gricia.
Certamente possiamo affermare che la pasta alla zozzona è il piacere di una ricetta ricca e assai golosa della cucina romana, da cui deriva anche il suo nome.
A Roma e dintorni, col termine “zozzo”, “zozzone” s’intende sporco, con un significato anche di pieno o ricco di una varietà di ingredienti, o anche “zozzerie”.
La preparazione originale della tradizione romana
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Ecco, di seguito, gli ingredienti occorrenti per quattro persone:
a) 350 gr di rigatoni;
b) 200 gr di pomodori pelati in scatola;
c) due salsicce fresche;
d) 120 gr di guanciale;
e) due tuorli d’uovo;
f) due cucchiai di latte;
g) due cucchiai di pecorino romano;
h) una cipolla;
l) olio evo, sale e pepe quanto basta.
Pronti a cucinare
Togliamo la pelle dalle salsicce e sbricioliamole. Tritiamo la cipolla e tagliamo finemente il guanciale. In una casseruola, versiamo l’olio, la cipolla e il guanciale. A seguire aggiungiamo le salsicce.
Ora facciamo soffriggere il tutto, prima di unire i pomodori e lasciare cuocere per quindici minuti.
Sbattiamo le uova insieme al latte, al pepe e a un cucchiaio di pecorino.
A parte, facciamo cuocere i rigatoni in acqua bollente e scoliamoli al dente. Versiamo la pasta nella casseruola con il condimento, mantechiamo per qualche minuto.
A fuoco spento, aggiungiamo il composto di uovo, facendo apprendere con il calore. A questo punto impiattiamo con l’aggiunta all’ultimo momento di altro pecorino.
Infine, non disdegniamo anche un buon bicchiere di vino, in abbinamento.
Non c’è che dire, la pasta alla zozzona è il piacere di una ricetta ricca e assai golosa della cucina romana che potrebbe essere sublimata con un buon vino in abbinamento. Suggeriamo un rosso deciso come il Montepulciano d’Abruzzo, ma anche un Freisa D’Asti. L’alternativa potrebbe essere un vino bianco di medio corpo come il Grechetto laziale.
Infine, in quest’articolo riportiamo la preparazione di un altro piatto tipico e genuino, tratto questa volta dalla tradizione della Costiera Amalfitana.