La nuova struttura organizzativa e la trimestrale fanno decollare le azioni di CNH Industrial

CNH INDUSTRIAL

La nuova struttura organizzativa e la trimestrale fanno decollare le azioni di CNH Industrial che potrebbero partire per un rialzo di un ulteriore 30% a partire dai livelli attuali.

Come ormai è ben noto il 2022 vedrà la quotazioni in Borsa di Iveco Group. Parte delle attività di CNH Industrial, quindi,  verranno fatte confluire in questa nuova società che farà capo a EXOR, holding della famiglia Agnelli, guidata dal presidente e amministratore delegato John Elkann. Per non farsi trovare impreparati, CNH Industrial ha già organizzato la struttura operativa in modo da sfruttare efficientemente diverse anime del nuovo gruppo. Attività che vanno dai veicoli commerciali alle tecnologie motoristiche, dai veicoli speciali ai servizi finanziari, spaziando dai camion ai bus, ai mezzi antincendio, per la protezione civile e per la Difesa.

La società ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con ricavi consolidati pari a 24,36 miliardi di dollari. L’aumento rispetto ai 17,53 miliardi di dollari ottenuti nei primi tre trimestri dello scorso anno è stato del 39%. Anche l’indebitamento totale è stato in netto miglioramento. Infatti, è stato pari a 23,75 miliardi di dollari, rispetto ai 26,05 miliardi di inizio anno.
Per l’intero 2021 i ricavi di vendita netti sono stimati tra il 24% e il 28% anno su anno.

La nuova struttura organizzativa e la trimestrale fanno decollare le azioni di CNH Industrial: le indicazioni dell’analisi grafica

CNH Industrial (MIL:CNHI) ha chiuso la seduta del 5 novembre in ribasso dello 0,03% rispetto alla seduta precedente a quota 15,35 euro.

Time frame settimanale

Dopo una fase di sbandamento vissuta a inizio settembre, le azioni CNH Industrial sono immediatamente ripartire al rialzo andando ad aggiornare i massimi storici.

Adesso, però, le quotazioni sono di fronte a un ostacolo molto importante. Il rialzo, infatti, è stato frenato dalla forte resistenza in area 15,61 euro (I obiettivo di prezzo). La sua rottura aprirebbe le porte al raggiungimento del II obiettivo di prezzo in area 17,86 euro. A seguire, poi, il III obiettivo di prezzo in area 20,08 euro.

Da notare come nel corso dell’ultima settimana i volumi sono stati in aumento.

I ribassisti riprenderebbe il controllo della tendenza solo nel caso di chiusure giornaliere inferiori a 14,22 euro.

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