La nuova pensione a 64 anni con 20 di contributi o a qualsiasi età con 39,10 o 38,10 anni di contributi

pensione

Ed alla fine sembra in dirittura di arrivo un nuovo scivolo pensionistico per gli italiani. Una nuova misura che ha delle dotazioni già stanziate nell’ultima manovra finanziaria del Governo, ma che ne dovrebbe avere altre nella prossima. E potrebbe diventare utile molto presto a tanti lavoratori che hanno una doppia difficoltà. La prima è quella di non avere ancora raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia o per la pensione anticipata. La seconda è quella di essere finiti nel pieno della crisi economica di questi ultimi due anni. Per pochi altri, infatti, la necessità di andare in pensione prima è fondamentale.

La nuova pensione a 64 anni con 20 di contributi o a qualsiasi età con 39,10 o 38,10 anni di contributi

Le attuali regole del sistema pensionistico italiano si basano su quelli che molti considerano come i pilastri dell’intero sistema. Infatti sono sostanzialmente due le misure fisse dell’ordinamento. La prima è la pensione di vecchiaia, che si completa con 67 anni di età e 20 anni di contributi. La seconda, invece, è la pensione anticipata, distaccata dal limite anagrafico, che si completa con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

Nell’ultima manovra, però, furono stanziati dei soldi per uno scivolo particolare. Una misura che anticipa la quiescenza di 3 anni sia per la pensione di vecchiaia che per quella anticipata. Lo scivolo in questione riguarda i lavoratori delle piccole e medie imprese in crisi. Gli addetti di queste aziende potrebbero sfruttare questo vantaggio di 3 anni rispetto ai termini ordinari di pensionamento. Il Governo, infatti, sta per approvare il decreto attuativo della misura.

Come funzionerebbe la novità pensionistica

La misura dal punto di vista del lavoratore è abbastanza chiara. La pensione potrebbe essere centrata a 64 anni, purché siano già stati completati i 20 anni di contributi minimi per la pensione di vecchiaia ordinaria. La nuova pensione a 64 anni, quindi, ma non solo. Infatti, i lavoratori che si trovano ad aver già completato 39 anni e 10 mesi di contributi, se uomini, e 38 anni e 10 mesi di contributi, se donne, potrebbero avere lo stesso accesso alla misura. L’unico vincolo che potrebbe sopraggiungere per queste ultime due tipologie di uscite è quello dell’età minima. Infatti, nello schema del decreto il Governo ha intenzione di inserire i 62 anni come età minima per sfruttare lo scivolo.

Dal punto di vista del datore di lavoro, invece, i requisiti sono diversi. Infatti si potrà avviare questa sorta di esodo incentivato solo ad una determinata condizione. L’azienda deve avere tra i 15 e i 250 lavoratori a libro paga. Occorrerà che l’azienda trovi intesa con i sindacati, e quindi con i lavoratori, per aprire allo scivolo. Infine il datore di lavoro deve essere in evidente stato di difficoltà economica. Per avviare le procedure di esodo, infatti, occorre che sia acclarata la crisi. L’azienda deve dimostrare di aver avuto un calo di fatturato superiore al 30% rispetto all’ultimo anno prima della pandemia, cioè il 2019. L’azienda, che deve avere un fatturato non superiore a 50 milioni di euro annui, deve presentare istanza all’INPS per avviare le procedure di pensionamento dei dipendenti che rientrano nei requisiti. L’INPS, insieme al MISE, controllerà che l’azienda rispetti le condizioni utili all’accesso alla misura.

Approfondimento

I casi in cui bastano soli 20 anni di contributi per andare in pensione anticipata anche a 56 anni di età

Consigliati per te