La normalità non è la norma, soprattutto in finanza. Facciamo subito chiarezza. Non tutti gli eventi estremi sono estremi. Anzi. E non tutti meritano la definizione di cigno nero. Anche quando sono inaspettati. Anzi. Lo abbiamo già spiegato in questo articolo a proposito della pandemia. Quindi, cosa sono gli eventi estremi? Come possono essere gestiti a livello di probabilità? Ossia, come possiamo fare a prevederli, se si può?
Un evento estremo, dal punto di vista della statistica, è un qualsiasi evento che avvenga molto, molto raramente. Quindi, che di solito non viene osservato. E con una portata molto, molto importante. Estrema, se vogliamo così definirla. Non necessariamente grande, però. Può essere anche molto piccola. Su una curva di distribuzione normale tipica, è un evento che si colloca agli estremi. Quindi molto a destra o molto a sinistra.
Esempi di eventi estremi degli ultimi anni? Fukushima, la Brexit, l’elezione di Trump. Erano eventi prevedibili? Nel caso del disastro giapponese, probabilmente no. Almeno non nel senso statistico del termine. Perché le protezioni sul mare della centrale nucleare erano in grado di resistere ad un sisma di 8,7 della Scala Richter. E quello che ha generato lo Tsunami fu di 9. Il più forte di sempre in Giappone.
La normalità non è la norma, soprattutto in finanza
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Per quanto riguarda le due elezioni, invece, erano eventi più che probabili. Questo perché se si fornisce una scelta ad una popolazione, può accadere qualsiasi cosa. Come mettere una scelta su una scheda referendaria o elettorale. Perché se si fornisce la possibilità di dire sì o no, entrambe le possibilità che accada sono reali. Magari la possibilità che una delle due sia bassa esiste.Ma non c’è niente di estremo. Niente che non sia prevedibile da un buon modello statistico. In sostanza, sfatiamo un mito. Molti di quelli che sono definiti cigni neri non sono tali. Purtroppo è colpa dei media, che abusano del termine. Come avviene molte volte a scopo sensazionalistico.
Ma dicevamo del fatto che in finanzia la normalità non sia la norma. Perché affermiamo questo? Perché in tutti i rami della finanza la distribuzione normale (gaussiana) è molto abusata. E viene visto come normale qualcosa che normale non è. In pratica, mettiamo un filtro sugli eventi. E questo filtro ci permette di ignorare gli eventi estremi. Come magari qualcosa che statisticamente possa avvenire ogni 3 anni. Ma, se andiamo a vedere i dati storici, ci accorgiamo che quel qualcosa avviene molto più spesso. Molto più spesso che una volta ogni 3 anni, per dire. Per cui certi eventi avvengono molto più spesso di quanto non ci appaia. E siamo noi che gli diamo una patina di eccezionalità. Che in realtà non hanno affatto.