La multa con l’autovelox è valida anche in questo caso

autovelox

Tra gli spauracchi più grandi dei conducenti dei veicoli ci sono sicuramente autovelox e T-Red. I primi servono a rilevare la velocità dei veicoli e sanzionano in automatico chi supera i limiti per quella specifica strada. Il T-Red, invece, viene posizionato ai semafori. Se si passa con la luce rossa scatta anche qui, in automatico, la multa. Quello che spaventa molti automobilisti è appunto l’automatismo. Se si passa davanti ad un autovelox funzionante con una velocità eccessiva, anche di poco, si è sicuri della multa. Si è sicuri della multa anche quando si passa, anche qui anche di poco, con il semaforo rosso, per la foto del T-Red.

Dunque, quello che accomuna questi due strumenti tecnologici è l’automatismo dell’accertamento e la sicurezza della sanzione per l’infrazione. Proprio perché sono strumenti molti efficaci, nell’accertare le infrazioni, la Pubblica Amministrazione deve rispettare una serie di regole quando li utilizza.

Le regole dei dispositivi di rilevamento elettronici

Ad esempio, l’articolo 142 comma 6 bis del Codice della Strada prevede alcune regole che le Forze dell’Ordine devono rispettare quando usano gli autovelox. Secondo la Legge, le postazioni fisse o mobili che utilizzano gli autovelox vanno ben segnalate. Questo attraverso dei cartelli ben visibili che informino gli automobilisti della presenza dei rilevatori. La multa con l’autovelox senza questi cartelli non è valida.

La Cassazione ha spiegato, ad esempio, che è invalida la multa accertata con l’utilizzo di autovelox non visibile. Ad esempio, ha annullato un verbale basato sulla rilevazione di un autovelox nascosto nella volante delle Forze dell’Ordine. In un’altra occasione, con la sentenza 7949 del 2017, la Cassazione ha affrontato il problema della collocazione dei cartelli per indicare la presenza dei rilevatori.

La multa con l’autovelox è valida anche in questo caso

I giudici ricordano come il Decreto ministeriale del 15 agosto 2007 preveda come i segnali stradali debbano essere posizionati con adeguato anticipo. Questo per permettere ai conducenti dei veicoli di essere informati sul comportamento da adottare. Questo adeguato anticipo dipende anche dal tipo di strada che i conducenti percorrono.

Secondo la Cassazione esiste in ogni caso un limite massimo tra il cartello che segnala il rilevatore di velocità e il rilevatore stesso. La Cassazione ha quantificato questo limite massimo in 4 chilometri, che sono la massima distanza che può intercorrere tra la segnalazione e il dispositivo. Non esiste, invece, secondo i giudici, un limite minimo. Dunque, l’autovelox può essere legittimamente posizionato anche immediatamente dopo il cartello.

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