La mostra su Raffaello a Roma

fornarina

La mostra su Raffaello a Roma. In un precedente articolo abbiamo parlato di cosa vedere nel centro storico di Roma. Per chiunque avesse intenzione di visitare la Capitale, aggiungiamo un altro, prezioso, dettaglio.

Ha riaperto i battenti, dopo una lunga sosta dovuta all’emergenza Covid-19, la mostra su Raffaello a Roma, ospitata nelle Scuderie del Quirinale.

Perché visitare la mostra su Raffaello a Roma?

In primo luogo, perché il Palazzo delle Scuderie del Quirinale è un posto che di per sé vale il prezzo del biglietto. “Salire al Colle” è l’espressione che indica l’atto di consultazione e incontro con il Presidente della Repubblica. Il Palazzo del Quirinale, dirimpetto le Scuderie, è la residenza di Mattarella e dei suoi predecessori. E in effetti per raggiungerlo occorre fisicamente salire in cima al Quirinale, il più alto tra i colli di Roma. L’impatto scenografico che si presenta agli occhi di chi “sale al Colle” è emozionante. Al centro della piazza troneggiano la fontana con le statue dei Dioscuri e uno dei tanti obelischi di Roma. Già la vista di questo spazio è di per sé sufficiente.

Le Scuderie del Quirinale, dicevamo, sono un posto straordinario. Originariamente progettate per fungere da deposito di carrozze e poste di cavalli, da quasi vent’anni sono state riconvertite a spazio mostre. Fin dal loro esordio, lee mostre ospitate alle Scuderie non ne hanno mai sbagliata una. La disposizione dello spazio espositivo, la bookshop ben rifornita e l’elegante caffetteria rendono l’esperienza di visita ancor più piacevole.

Raffaello

Stilisticamente parlando forse si tratta del miglior pittore che l’Italia abbia mai prodotto.

Enfant prodige, viene spedito dal padre in tenera età a studiare i segreti della pittura dal maestro per eccellenza: il Perugino. L’equivalente odierno di seguire un master direttamente ad Harvard. Successivamente, in virtù dei suoi risultati, viene invitato a Siena da un altro Maestro: Pinturicchio. La fama di Raffaello è in costante ascesa e a soli ventun anni, Leonardo lo inviterà a Firenze. Non solo il master ad Harvard e il corso di perfezionamento a Cambridge: Raffaello riceve i complimenti direttamente dal Genio. Dopo quattro anni, arriverà la chiamata direttamente dal centro del potere. Per Raffaello la commissione arriva direttamente dal vertice.

A Roma da Papa Giulio II

Papa Giulio II della Rovere sta chiamando i migliori artisti a lavorare per lui in Vaticano. Raffaello giunge ancora ragazzo con la maturità di un veterano. Nessuno ha un curriculum come il suo. Affrescherà le Stanze della Segnatura, oggi parte del percorso di visita dei Musei Vaticani. Realizzerà persino il ritratto ufficiale di Papa Giulio II. Raffaello è la rockstar del momento, tutta Roma parla di lui. Tutte le donne lo vorrebbero per sé. Ma lui si innamora di una borgatara, la figlia di un panettiere di Trastevere. Le farà un ritratto, noto come “La Fornarina.” Al braccio sinistra della Fornarina, Raffaello dipinge un bracciale. Su quel bracciale ricamerà la sua firma, Raphael Urbinas. Raffaello l’Urbinate. Come a dire: “La Fornarina è di Raffaello, il principe delle arti”. Nessuno potrà toccarla.

La mostra

Morirà ad appena trentasette anni, un giorno di aprile del 1520. Sul letto di morte chiederà di poter essere seppellito nel Pantheon. Una richiesta bizzarra e non banale. Ma a Raffaello venne concessa.

La mostra alle Scuderie ne celebra il quinto centenario dalla scomparsa: ancora qualche dubbio sul perché visitare la mostra di Raffaello a Roma?

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