La seduta del 18 dicembre ha visto il Ftse Mib chiudere in ribasso di circa mezzo punto percentuale. In questo contesto le azioni degli istituti di credito si sono mosse in ordine sparso con Unicredit e FinecoBank che sono state, rispettivamente, la migliore e la peggiore azione del settore bancario. Quale potrebbe essere il futuro di breve termine per questi due titoli azionari? Per dovere di cronaca ricordiamo che la migliore e la peggiore azione del settore bancario di giornata sono anche tra i migliori e peggiori titoli azionari da inizio anno.
Da inizio anno le azioni Unicredit guadagnano circa l’80%, mentre le azioni FinecoBank perdono poco più dell’11%.
Ottima seduta per Unicredit, ma il rialzo si ferma sul più bello: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Unicredit (MIL:UCG) ha chiuso la seduta del 18 dicembre in rialzo dell’1,84% rispetto alla seduta precedente, a quota 24,12 €.
Dopo quattro sedute al ribasso la banca guidata da Andrea Orcel si riscatta chiudendo tra i migliori titoli della giornata. Tuttavia, va notato che il rialzo si è fermato proprio sotto l’importante resistenza in area 24,195 €.
Una chiusura giornaliera superiore a questo livello potrebbe favorire una ripartenza al rialzo. In caso contrario il ribasso potrebbe continuare secondo lo scenario indicato in figura.
Ribasso occasione di acquisto per le azioni FinecoBank? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo FinecoBank (MIL:FBK) ha chiuso la seduta del 18 dicembre a quota 13,61 €, in ribasso del 2,00% rispetto alla seduta del giorno precedente.
Anche dopo un ribasso del 2% le azioni FinecoBank confermano la loro forza. Dopo avere registrato ben 9 le sedute consecutive con chiusura superiore a quella della seduta precedente, un pattern del genere non si registrava sul grafico del titolo dal marzo del 2017, un po’ di pausa è benvenuta. L’aspetto importante, però, è la tenuta della rottura al rialzo della resistenza in area 13,32 €.
Allo stato attuale gli spazi al rialzo per il titolo sono abbastanza importanti. Con la rottura della resistenza in area 13,32 €, infatti, si è ulteriormente rafforzato lo scenario indicato in figura.
Solo una chiusura giornaliera inferiore a 13,32 € potrebbe favorire una ripartenza del ribasso delle quotazioni.
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