Da inizio anno A2A ha guadagnato oltre il 20% facendo meglio del Ftse Mib. Inoltre ha fatto molto meglio dei suo competitors. Basti pensare che la seconda migliore classificata nella classifica settoriale, Italgas, ha guadagnato solo il 14%. Arrivati a questo punto, la migliore delle utilities da inizio anno potrebbe riservare ancora sorprese al rialzo? Oppure siamo arrivati a un punto dal quale lo scenario più probabile è quello ribassista?
Quali sono i punti di forza e di debolezza di questo titolo azionario?
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Dal punto di vista della valutazione sulla base dei multipli di mercato, le azioni A2A si presentano molto interessanti. Il titolo è valutato in 2022 a 0.45 volte il suo fatturato, ovvero livelli di valutazione molto interessanti rispetto ad altre società quotate. Basti pensare che l’88,12% delle aziende quotate ha un valore del rapporto prezzo su fatturato superiore a quello di A2A. Anche il rapporto prezzo utili è inferiore alla media. In questo caso, però, solo il 66% circa delle società quotate ha un PE superiore ad A2A.
Un altro aspetto molto positivo è quello legato alle revisioni di crescita del fatturato negli ultimi 12 mesi. Solo l’1% delle aziende di Piazza Affari ha avuto revisioni al rialzo superiori a quelle di A2A.
Per concludere la rassegna dei punti di forza di A2A ricordiamo l’interessante dividendo del dividendo che si aggira intorno al 6%.
Dal punto di vista dei fondamentali, invece, la situazione non è molto rosea. Secondo le attuali stime degli analisti, il potenziale di progressione dell’Utile Netto per Azione (EPS) per i prossimi anni appare limitato. Inoltre, la redditività del gruppo è relativamente bassa e rappresenta un punto debole.
La migliore delle utilities da inizio anno potrebbe riservare ancora sorprese al rialzo? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo A2A (MIL:A2A) ha chiuso la seduta del 17 aprile a quota 1,535 €, in ribasso dello 0,36% rispetto alla chiusura della seduta precedente.
Tutti gli indicatori sono impostati al rialzo. Tuttavia, la tendenza in corso è andata a sbattere contro l’importante ostacolo in area 1,5705 €. La mancata rottura di questo livello potrebbe favorire quanto meno un ritracciamento che potrebbe condurre le quotazioni in area 1,5014 €. Qualora, invece, le quotazioni dovessero spingersi sotto area 1,4586 € allora la tendenza potrebbe definitivamente invertire al ribasso.
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