Come sappiamo, il nostro corpo è costituito per il 75% di liquidi. Spesso ci sentiamo ripetere che bisogna bere almeno 2 litri d’acqua al giorno. Vero è che per stare bene e garantire il corretto funzionamento dell’organismo il corpo deve essere idratato. Infatti, la mancanza di idratazione può provocare mal di testa, insonnia, febbre, urine scure fino a malessere generale e sintomi più gravi.
Tuttavia, pochi sanno che anche bere troppo può generare malessere e patologie. Ecco perché la medicina svela quanta acqua bisognerebbe bere in inverno e quali sono le conseguenze negative se ne beviamo troppa. Nel passaggio dalla stagione calda a quella fredda, si attua un cambiamento importante a livello dell’organismo.
Cambiando la temperatura esterna anche quella interna del corpo si modifica. In estate, con la sudorazione, perdiamo molti più liquidi che necessitano di essere reintegrati. In inverno la situazione è molto diversa. Questa è la ragione per cui l’assunzione di acqua non può essere la stessa. Allora, quando e quanto bisognerebbe bere?
La medicina svela quanta acqua bisognerebbe bere in inverno e quali sono le conseguenze negative se ne beviamo troppa
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Secondo studi recenti, sarebbe l’organismo a doverci dire quando ha bisogno di acqua. In assenza di patologie o bisogni specifici, l’integrazione di acqua deve avvenire quando il corpo mostra di avere sete. Contrariamente, se si assume troppa acqua si potrebbe incorrere in effetti negativi. I ricercatori della Whiteley Clinic of London hanno denominato l’abuso di acqua col nome di Aquaholism. Pare che anche bere possa degenerare in una forma di dipendenza con conseguenze più o meno gravi.
La prima annoverata dagli studiosi, anche se di minor gravità, è la sudorazione eccessiva. Il corpo, infatti, tende a espellere l’acqua in eccesso tramite urina e feci. Quando però è troppa, utilizza le ghiandole sudoripare.
Una conseguenza di gran lunga più grave è la diluzione del sangue. In presenza di liquidi in eccesso, infatti, il cuore è costretto a pompare sangue annacquato con ripercussioni sull’apparato cardiaco, sul cervello incapace di gestire il flusso di liquidi e sui reni oberati di lavoro.
La soluzione, dunque, sarebbe quella di bere solo quando si avverte sete. Pertanto non esiste un quantitativo di acqua preciso da assumere. I medici affermano che potrebbe aggirarsi intorno a 1,5/2 litri al giorno, ma ciò dipende dalla persona, dall’attività motoria, dall’alimentazione (quanti cibi salati consumiamo) e dal suo stile di vita. Se in estate siamo abituati a bere 2 litri d’acqua, sicuramente in inverno questa quantità diminuirà. Il consiglio dei medici, per evitare di sbagliare, è di ascoltare il nostro corpo.
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