Oggi ha 85 anni e ancora una vita davanti, anche se i programmi e i progetti cambiano con l’età. Renzo Arbore è tutto: presentatore, cantautore, musicista, cabarettista, autore televisivo. Un artista di spessore enorme. Nasce a Foggia ma si innamora della città di Napoli e della musica napoletana, che contribuirà ad effondere nelle principali città di Stati esteri. Vanta anche una Laurea in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Tantissimi i suoi programmi di successo che rimangono un cult nella storia della televisione italiana. Da “Domenica in” di Corrado, a “Quelli della notte” fino a “Indietro tutta”.
L’intuito fine sulle capacità degli altri
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Scopre diversi talenti. È lui ad intuire la portata di Roberto Benigni, Marisa Laurito, Nino Frassica. E, ancora, Milly Carlucci e Daniele Luttazzi. Un genio della musica, della canzone d’autore e della televisione. Con L’Orchestra italiana mostra la capacità rara di evolversi e contaminare la musica con nuovi generi. Poi la malattia di Renzo Arbore e il lungo periodo acuto della pandemia inducono nell’artista delle riflessioni. Nel 2019 porta avanti una tournée di successo in lungo e in largo in Italia, quando il corpo inizia a dare segni di cedimento.
Tutto inizia con una febbricola che non lo lascia per molto tempo. Lui ci convive e prosegue, canta e suona anche se si sente un po’ debole. La febbre però non solo non va via, ma addirittura sale di temperatura. Così Arbore ha necessità di recarsi in Pronto Soccorso. Da qui la scoperta di una broncopolmonite che lo trattiene in ospedale per quasi 20 giorni. Riesce a venirne fuori, però arriva un’altra burrasca che incide sul suo lavoro: la pandemia. Quasi due anni in cui di fatto il settore dello spettacolo live si ferma. Continui lockdown in cui Arbore verosimilmente si ferma a riflettere.
La malattia di Renzo Arbore e perché lascia l’Orchestra italiana
Con le riaperture e la reintroduzione dei concerti live dall’anno in corso, Arbore annuncia un passo di lato. Lascia l’Orchestra con grande risolutezza perché realizza che alla sua età probabilmente non riesce a garantire prestazioni record né a reggere ritmi molto intensi. Il gruppo composto da artisti di rilievo prosegue e cambia nome in “Noi, la Nuova Orchestra Italiana”.
Renzo Arbore tuttavia non lascia l’intrattenimento, ma sceglie opzioni più soft che consentono minore sforzo fisico e certamente minori viaggi. Ad ottobre su RAI 5 dovrebbe partire un nuovo programma dal titolo “Appresso alla musica. Mica smetto”. Inoltre lancia un’app omonima in cui trasmette dei video e a fine anno a Foggia, sua città natale, apre una sorta di museo. Si chiamerà “Casa Arbore” e conterrà tutto quanto appartiene al suo passato, alla sua carriera in giro per il Mondo.
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