A quanto pare, la legge di Gresham potrebbe valere anche per le imprese, non solo per le monete.
Sir Thomas Gresham fu un mercante ed un banchiere inglese, un padre ante litteram dell’economia moderna.
A lui dobbiamo una delle prime leggi dell’economia “la moneta cattiva scaccia quella buona”.
Questa legge, secondo altri una mera evidenza empirica, stabiliva che in un sistema bimetallico con due monete dello stesso valore nominale ma di valore intrinseco diverso, per esempio una moneta in argento ed una in oro, quella d’oro era destinata ad essere tesaurizzata, sparendo piano piano dal mercato.
Perché questo avveniva? Sebbene le due monete avessero lo stesso valore nominale, quello intrinseco era diverso. La gente avrebbe cercato di pagare con monete d’argento o di altro metallo e avrebbe conservato quelle d’oro.
Secondo Gresham i sistemi bimetallici in cui erano fissate le quotazioni dalle autorità avrebbero fallito in poco tempo.
Tutte le volte che l’autorità pubblica vuole ingabbiare l’economia, essendo questa legata alle regole del libero mercato, si libera della gabbia e di volta in volta trova i propri equilibri di lungo periodo.
Insomma, la moneta buona tesaurizzata e quella cattiva usata per gli scambi.
La moneta cattiva scaccia quella buona, questa è la legge di Gresham
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Questa legge economica è stata usata per far comprendere molti altri fenomeni economici. Oggi può essere usata anche per le imprese italiane.
A causa della pandemia da Covid 19 molte, se non moltissime, piccole aziende si sono trovate in crisi di liquidità ed in pessime condizioni finanziarie.
Questo è dovuto alle chiusure obbligatorie e alla insufficienza dei ristori e degli indennizzi pubblici.
Molti piccoli imprenditori sono stati costretti a chiudere e molti hanno ceduto le proprie attività a prezzi bassi, praticamente a stralcio.
Di questa situazione si sono avvantaggiate le numerose associazioni criminali che operano nel nostro Paese che non si sono fatte sotto per fare offerte ed acquistare queste attività in difficoltà economica.
In modo estremamente semplice, la malavita potrà riciclare nel circuito legale i proventi derivanti da attività illegali, entrando a pieno titolo nel tessuto economico.
Gli introiti derivanti dallo spaccio delle droghe, dalla prostituzione, dalle estorsioni, andranno a finanziare imprese “normali” e a mescolarsi ad esse in un intreccio mortale.
In poco tempo molte aziende cadranno in questa morsa, e successivamente, la malavita con metodi non legali metterà fuori mercato anche le altre.
In questo modo si avvererà la legge di Gresham: le imprese cattive scacciano dal mercato quelle buone.
Se è vero che la legge di Gresham vale anche per le imprese e non solo per le monete, fino a che punto si propagherà il fenomeno?
Solo lo Stato con i suoi mezzi potrà/dovrà fronteggiare questo fenomeno.
Questo effetto sostituzione nel comparto imprenditoriale non sarà indolore per lo stato, dato che le nuove imprese difficilmente si adegueranno agli standard di legalità.