La guerra tra Russia e Ucraina non dovrebbe fare troppo male alle azioni Webuild

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Nell’ultimo report sul titolo avevamo indicato in area 2,104 euro il livello chiave da monitorare per capire il futuro di Webuild. Dopo ben 7 settimane consecutive di tentativi di rottura di questa resistenza i ribassisti hanno preso il sopravvento. Così da metà gennaio si è inaugurato un brutto inizio anno per le azioni Webuild che sono lanciate verso supporti molto importanti.

Il I obiettivo di prezzo in area 1,808 euro, infatti, è stato già raggiunto e superato. Dopo alcuni tentativi di recupero, poi, proprio nel corso di questa settimana le quotazioni stanno accelerando al ribasso con l’obiettivo di raggiungere area 1,468 euro (II obiettivo di prezzo). Questo livello potrebbe essere un buon punto di ingresso a patto che si rispetti lo stop nel caso di una chiusura settimanale sotto questo livello stesso. Nel caso di una continuazione ribassista, poi, il titolo potrebbe continuare al ribasso raggiungendo il III obiettivo di prezzo in area 1,128 euro. Su questo livello, massima estensione ribassista, le probabilità di ripartire al rialzo sarebbero elevatissime.

Questa debolezza a Piazza Affari, però, contrasta con il volume di affari della società. Solo nel 2021, infatti, sono stati firmati contratti per ulteriori 10 miliardi di euro. In totale il portafoglio ordini di Webuild è di 44,2 miliardi di euro. La cosa interessante, poi, è che la società non ha contratti in corso in Russia e Ucraina, per cui la guerra tra Russia e Ucraina non dovrebbe fare troppo male alle azioni Webuild.

La valutazione del titolo Webuild

Qualunque sia l’indicatore utilizzato (PE, PEG, PB) le azioni Webuild sono sottovalutate. Se a questo si aggiunge il fatto che il titolo è valutato 0.31 volte il suo fatturato del 2021, si conclude che i livelli di valutazione sono molto interessanti rispetto ad altre società quotate. Inoltre, il prezzo dell’azienda rispetto al valore netto contabile fa apparire l’azione come relativamente economica.

Più prudenti sono gli analisti che hanno un giudizio medio mantenere con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione del 43% circa.

La guerra tra Russia e Ucraina non dovrebbe fare troppo male alle azioni Webuild: le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Webuild (MIL:WBD) ha chiuso la seduta del 23 febbraio in ribasso dell’1,58% rispetto alla seduta precedente a quota 1,681 euro.

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