Ormai la guerra tra Russia ed Ucraina dura da circa un anno. Ma quali sono le prospettive di questo conflitto e come sono cambiati gli scenari geopolitici internazionali?
Nel conflitto tra Russia ed Ucraina paiono emergere sopratutto tre rilevanti fattori: sopravvalutazione delle risorse belliche russe, strategie della Nato e capacità ucraina di portare attacchi diretti al territorio russo.
L’esito del conflitto è, quindi, tutt’altro che scontato, e quindi la guerra in Ucraina potrebbe terminare prima del previsto.
Vere capacità belliche russe
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Un consolidato principio di strategia militare prevede che un attacco possa risultare vittorioso solo se le forze dell’attaccante siano almeno il triplo rispetto a quelle di chi attaccato.
Non dubitiamo che i russi abbiano fatto i loro calcoli, tuttavia non hanno tenuto conto di altri fattori.
Non contano solo le forze in campo da un punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo e tecnologico.
E, se escludiamo gli arsenali nucleari, a detta di diversi analisti militari l’Ucraina ha saputo dispiegare, anche grazie agli aiuti internazionali, mezzi sicuramente più avanzati rispetto a quelli russi.
Non a caso, quella che, nelle intenzioni russe, doveva essere una guerra lampo, si è trasformata in un’invasione difficile da gestire e con pesanti perdite tra i militari russi.
La situazione attuale, peraltro, pare caratterizzata da un arsenale, spendibile sul campo, sempre più limitato per la Russia. Paese che pare costretto addirittura a riacquistare all’estero sistemi d’arma e munizioni, che a suo tempo la stessa Russia aveva venduto a Paesi come la Corea del Nord.
Evidente segnale di un Paese sempre più in difficoltà.
La strategia della Nato
Un altro rilevantissimo errore russo è stato quello di pensare che Nato ed USA fossero disposti ad intervenire solo nell’area geopolitica di loro stretta competenza, ricompresa nei confini territoriali dei Paesi aderenti all’Alleanza atlantica.
Ma un’analisi non superficiale del contesto Nato avrebbe dovuto condurre a ben diverse considerazioni.
Anche solo i documenti ufficiali ed i trattati Nato ben evidenziano che la risposta, da assumere ogni volta, viene correlata al contesto militare di riferimento.
Non solo. La Nato afferma di poter intervenire anche dove siano in gioco propri interessi, quindi oltre il confine territoriale strettamente rientrante nel perimetro territoriale dei Paesi membri. E, in ogni caso, anche in situazioni di mancato intervento Nato, gli USA o altri Paesi potevano e possono comunque decidere di intervenire anche autonomamente.
Le principali conseguenze di tale impostazione sono state l’invio di armi e l’addestramento di militari, e probabilmente, prima dell’inizio del conflitto, la Russia non aveva pensato ad una tale eventualità. O quanto meno l’ha sottovalutata.
Attacchi diretti al territorio russo
Qualche tempo fa la Russia aveva insistito con minacce di usare anche il proprio arsenale atomico, con particolare riferimento ad ipotesi di controffensiva in caso di attacco al proprio territorio.
Probabilmente non è stato casuale, ma tali minacce sono da mettere in relazione, almeno in parte, con la circostanza che l’Ucraina ha dimostrato, anche recentemente, di poter portare attacchi diretti al territorio russo.
Anche tale elemento, probabilmente, è stato sottovalutato dalla Russia, e peraltro potrebbe costituire un elemento destabilizzante anche all’interno del Paese.
Anche perché la ventilata capacità atomica russa deve pur sempre fare i conti con l’arsenale atomico occidentale, e pare, da alcune indiscrezioni, che sopratutto gli USA già abbiano implementato sistemi efficaci contro le armi atomiche russe, non escluso l’uso di satelliti militari.
Il tutto, fermo restando l’indiscutibile capacità degli USA di usare il proprio arsenale nucleare offensivo, anche in caso di insufficiente difesa da un attacco atomico russo, anche tramite sistemi d’arma che ancora non paiono aver trovato significative possibilità di difesa da parte della Russia. Tipico esempio gli aerei stealth di nuova generazione, in grado di sfuggire almeno alla maggior parte dei sistemi radar di sorveglianza.
Non è un caso che, sopratutto dopo i moniti di Biden su una possibile reazione USA in caso di utilizzo russo di armi atomiche, certe minacce paiono cessate o fortemente ridimensionate.
La guerra in Ucraina potrebbe terminare prima del previsto. Scenari politici: dalla guerra in Ucraina al confronto tra Russia e Nato. Conclusioni
Anche se non è certo scontato l’esito finale del conflitto tra Russia ed Ucraina, diversi elementi fanno pensare ad una situazione di rilevante difficoltà per i russi.
Tra questi elementi di non poco conto anche la superiorità tecnologica di USA ed altri Paesi occidentali, che pare smentire la propaganda russa al riguardo.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT“