La fine della politica monetaria restrittiva darà una spinta ai prezzi di alcuni titoli di Stato. Quando il mercato sarà convinto che la BCE ha effettuato l’ultimo rialzo, scatterà probabilmente massiccia la corsa all’acquisto di queste obbligazioni.
Il rialzo dei tassi in Europa potrebbe essere arrivato al capolinea. Dopo sette rialzi consecutivi quello di giugno potrebbe essere l’ultimo e la riduzione degli stimoli monetari iniziata nella metà del 2022 a fine corsa. Ecco perché gli occhi di tutti gli analisti ed economisti sono puntati verso quella data ed ecco perché è scatta la corsa a capire cosa potrà accadere dopo.
L’effetto tassi sui mercati: obbligazioni che vincono e che perdono
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La BCE a maggio ha alzato i tassi di interesse solamente dello 0,25%. Questo ritocco arriva dopo due rialzi dello 0,75% a settembre e novembre del 2022 e dopo 4 successivi rialzi di mezzo punto percentuali consecutivi. Adesso gli analisti scommettono per un nuovo rialzo di 0,25% nella riunione di giugno e poi in una pausa per il secondo semestre.
Questa svolta rialzista della politica monetaria in Europa, ma anche in USA è stato lo stesso, ha avuto un impatto importante sui mercati obbligazionari. Dopo anni di tassi a zero, improvvisamente i rendimenti delle obbligazioni a tasso variabile sono schizzati verso l’alto. Al contrario i prezzi dei titoli a tasso fisso sono scesi a picco.
Perché i prezzi dei titoli a tasso fisso adesso potrebbero iniziare a correre
In uno scenario di tassi stabili o con le aspettative di ribasso dei tassi (nel 2024) i prezzi delle obbligazioni a tasso fisso, saliranno. Soprattutto i titoli con scadenze lunghe inizieranno a correre. Se i tassi di interesse dovessero stabilizzarsi e poi successivamente scendere, i prezzi di questi titoli salirebbero, consentendo di realizzare una plusvalenza in caso di vendita anticipata. Acquistare obbligazioni a tasso fisso sul picco dei rendimenti, significa garantirsi quel rendimento per tutta la durata del titolo. Mentre per i titoli a tasso variabile avviene l’inverso.
I BTP, i Buoni del Tesoro poliennali, sono per eccellenza i titoli di Stato a tasso fisso. Questi, quindi, nei prossimi mesi potrebbero riservare delle strabilianti performance dei prezzi al rialzo. Nonostante la durata residua più o meno lunga, la corsa dei prezzi di tutti i BTP potrebbe rappresentare una opportunità di guadagno in conto capitale nel breve periodo.
La fine del rialzo dei tassi spingerà i prezzi di questi titoli di Stato
Il BTP decennale sara tra i titoli che beneficeranno maggiormente della fine della politica monetaria restrittiva. Il titolo di Stato al momento della stesura di questo articolo ha un prezzo di 113,4 centesimi (ISIN: IT0003256820). Il suo rendimento a scadenza è del 3,4% netto e il rendimento totale sarà del 33,1%. A febbraio i prezzi hanno toccato un minimo a 109 centesimi, quindi in tre mesi i prezzi si sono rivalutati del 4% circa.
La fine del rialzo dei tassi spingerà il prezzo di questo e di altri BTP. I titoli di Stato a tasso fisso interessanti sono molti. Per esempio un BTP con un cedolone e un con un rendimento attuale di oltre il 5,2%. Oppure un altro Buono del Tesoro poliennale che trasforma un investimento di 100.000 euro in 150.000 euro.