Dopo avere guadagnato oltre il 600% dal momento della sua quotazioni a Piazza Affari, la Ferrari frena in Borsa anche se il 2023 è ancora un anno molto positivo per il titolo che al momento guadagna oltre il 40$ da inizio anno. Adesso, però, potrebbero essersi create le condizioni per una discesa dei prezzi. D’altra parte, il titolo è da sempre molto sopravvalutato e il rischio di discese è dietro l’angolo.
Le raccomandazioni degli analisti
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Gli analisti sono moderatamente ottimisti sul titolo Ferrari e la raccomandazione media è Compra. Di conseguenza, il prezzo obiettivo medio a un anno esprime una sottovalutazione di poco più del 10%. Una prospettiva di guadagno interessante in un’ottica di medio/lungo periodo. Tuttavia, va notato che c’è una discrepanza abbastanza significativa tra la previsione più ottimistica e quella più pessimistica. Nel primo caso, infatti, il titolo azionario risulta essere sottovalutato di circa il 30%, nel secondo, invece, la sopravvalutazione è pari a circa il 10%.
I fondamentali del titolo Ferrari
Che le azioni Ferrari siano sopravvalutate sulla base dei multipli di mercato è chiaro da quanto mostrato nella figura seguente. Il rapporto prezzo su utili, infatti, vale circa 50 un livello molto superiore a 10 che dalla maggioranza degli analisti è considerato il massimo accettabile per non considerare un titolo sopravvalutato. Analogamente, il rapporto prezzo su fatturato esprime una forte sopravvalutazione.
Analogo risultato si ottiene andando a considerare il Tobin’s Q, un indicatore che per le aziende non sopravvalutate è compreso tra 0 e 1. Nel caso di Ferrari è pari a circa 4,7.
La Ferrari frena in Borsa: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Ferrari (MIL:RACE) ha chiuso la seduta del 18 agosto in ribasso dell’1,62% a quota 2879,6 €, rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è ribassista e con la rottura del supporto in area 283 € si potrebbero essere aperte le porte a una discesa almeno fino in area 266 € con i livelli intermedi mostrati sul grafico.
I rialzisti, invece, potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura giornaliera superiore a 283 €.
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