Mark Zuckerberg si è espresso recentemente in merito a un tema molto dibattuto, l’avvento dell’IA, e ha previsto due grandi rivoluzioni. Una di queste, però, non è affatto rassicurante; e a pensarci bene, forse nemmeno la seconda.
Siamo di fronte a una svolta epocale per quanto riguarda l’avanzamento della tecnologia, e il mondo è in fermento: mercati, aziende, finanza, e persino i cittadini/consumatori, che devono adattarsi o accogliere il nuovo. Ma quando da personaggi illustri arrivano “moniti” come quello lanciato da Zuckerberg, si dovrebbe quantomeno fermarsi a riflettere e chiedersi se davvero l’ennesimo avanzamento tecnologico sia davvero così utile come si vorrebbe.
Cos’ha detto Mark Zuckerberg dell’IA
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Il CEO di Meta ha certamente tutto l’interesse all’avanzamento dell’IA, poiché si tratta di una tecnologia già inserita all’interno dei suoi prodotti come Facebook o WhatsApp. L’Intelligenza Artificiale può garantirgli immensi guadagni, così come può accadere per numerose altre aziende.
Ma lo stesso Zuckerberg si è detto ampiamente preoccupato perché più questa tecnologia avanza e più sarà probabile un’immensa crisi energetica a livello globale. In fondo, non è un mistero che l’IA consumi tantissima energia, e che non sia propriamente “sostenibile”. L’aumento dei Data Center che si sta verificando in ogni angolo del globo è una concreta minaccia: ad un certo punto, potremmo trovarci di fronte a momenti di black-out programmati, per sostenere le aziende energivore che alimentano l’Intelligenza Artificiale. Non dobbiamo dimenticare, poi, che contemporaneamente l’aumento di veicoli elettrici contribuirà a produrre una domanda di energia probabilmente insostenibile. Zuckerberg non è l’unico che si sta ponendo questa domanda, ma sembra che il mondo – almeno al momento – non voglia vedere il pericolo.
Qual è la rivoluzione che potrebbe cancellare dalla faccia della Terra tutti i cellulari
Un altro potenziale cambiamento epocale, sempre secondo Mark Zuckerberg, riguarda gli smartphone, che a breve potrebbero non esistere più. Al solo pensarci è normale avere dei dubbi, perché oggi i dispositivi di questo genere sono diventati pressoché indispensabili per fare anche le attività quotidiane più semplici. Immaginare di non poter avere più tra le mani il nostro caro cellulare può addirittura spaventare.
Secondo il fondatore di Facebook, però, il prossimo step evolutivo (in senso tecnologico ovviamente) riguarda gli smart glasses. Presto, potremmo tutti indossare questi dispositivi e mandare in pensione il vecchio cellulare. In realtà alcuni modelli di “occhiali intelligenti” esistono già, e visto come la tecnologia avanza velocemente non è improbabile che presto tutte le azioni quotidiane (intrattenimento, affari, lavoro e svago) passeranno attraverso gli smart glasses.
Alla luce di questi possibili scenari, molto verosimili tra l’altro, c’è da chiedersi se davvero le future rivoluzioni ci porteranno quel benessere che cerchiamo, quel miglioramento della qualità della vita che abbiamo affidato, almeno fino ad oggi, quasi completamente alla tecnologia, oppure se dovremo lottare con un guinzaglio tecnologico che costringe a troppe rinunce. Forse qualche domanda ce la dovremmo porre, prima che sia troppo tardi.