La settimana, come da percorso campione, doveva iniziare con un ritracciamento propedeutico a un nuovo rialzo fino a venerdì. Stamani dai minimi di giornata, sembra che tutto sia in linea con la previsione, e che in queste ore si stia costruendo una base rialzista. A questo punto non possiamo che ragionare nell’ottica che la direzione dei mercati appare segnata, e che questa sia al rialzo. Cosa però potrebbe minacciare questa view? Andiamolo ad analizzare.
Il futuro fra statistica e tendenza
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Quando si analizza un grafico dei mercati non si può fare a meno di andare a monitorare la tendenza principale, e se vengono segnati minimi e massimi superiori (rialzista), o inferiori (ribassista).
Oltre a questi elementi vanno studiati attentamente i percorsi che sono stati seguiti in passato, quindi i pattern, ma anche le ricorrenze.
Ad esempio è utile ricordare che il terzo anno del ciclo presidenziale americano ha fatto registrare quasi sempre elevati rendimenti sui mercati azionari. E che il minimo annuale è quasi sempre stato segnato nel primo trimestre, mentre il massimo fra fine novembre e la prima decade di dicembre.
Questi elementi, insieme ad altri semplici indicatori come le medie mobili, ci fanno ritenere che le probabilità siano ancora al rialzo, e che da subito la fase laterale da aprile in poi, possa essere lasciata alle spalle.
Torniamo al breve termine.
La direzione dei mercati appare segnata: a cosa prestare attenzione ora?
Alle ore 19:35 della giornata di contrattazione del giorno 6 giugno abbiamo letto i seguenti prezzi:
Dax Future
16.026
Eurostoxx Future
4.301
Ftse Mib Future
27.070
S&P500
4.275,38.
Il rialzo nei prossimi 2/3 giorni continuerà se in chiusura di seduta giornaliera non verranno rotti al ribasso i seguenti livelli:
Dax Future
15.645
Eurostoxx Future
4.216
Ftse Mib Future
26.035
S&P500
4.170.
Tutto sembra pronto per far salire i prezzi. Giugno sarà di forte rialzo? La casistica storica “rema a favore”.
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