Dopo quattro sedute consecutive al rialzo, la corsa del petrolio si ferma sul più bello negando il tentativo di ripartenza. Ecco, quindi, che le prime sedute di settimana prossima potrebbero essere decisive per capire il futuro dell’oro nero.
Fino alla chiusura di giovedì la settimana del petrolio si era sviluppata nel migliore dei modi. Avevamo, infatti, assistito a quattro sedute consecutive al rialzo. Un pattern che non si vedeva sul petrolio da inizio ottobre 2022. Il tentativo di ripartenza del petrolio, però, si è arenato nel corso della seduta di venerdì quando abbiamo assistito a un ribasso di circa il 2%.
Questo violento stop al movimento rialzista è una conseguenza della decisione sul price cap da parte dell’Europa sul prezzo del petrolio russo.
Che cosa vuol dire price cap?
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Il limite (price cap) impedisce ai Paesi di pagare più di 60 dollari al barile per le esportazioni via mare di greggio russo. L’entrata in vigore è prevista per il 5 dicembre o poco dopo.
I Paesi che sono stati pesantemente colpiti dagli alti prezzi dell’energia e dei generi alimentari, beneficeranno in modo particolare del tetto massimo. Inoltre, questo provvedimento limiterà ulteriormente le finanze del presidente russo Vladimir Putin. In particolare le entrate che sta utilizzando per finanziare la sua invasione dell’Ucraina. Con questa decisione al contempo si evita di interrompere le forniture globali che potrebbero far impennare i prezzi del carburante in tutto il Mondo.
Le indicazioni che arrivano dai grafici dei prezzi
Il petrolio ha chiuso la seduta del 2 dicembre a quota 79,98 dollari, in ribasso dell’1,53% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un rialzo del 4,85% rispetto alla chiusura settimanale precedente.
Nonostante la settimana al rialzo, grazie alla seduta di venerdì i ribassisti resistono e rimane valido lo scenario che vede il petrolio scendere fino in area 50 dollari.
Come si vede dal grafico giornaliero il tentativo di inversione delle medie è stato respinto anche se l’oscillatore Swing Trading Indicator rimane impostato al rialzo. Saranno, quindi, decisive le prossime sedute per capire da che parte si muoveranno le quotazioni.
Nel caso in cui si dovesse virare al rialzo il prezzo del petrolio potrebbe raggiungere velocemente area 95 dollari.
Sul time frame settimanale la situazione è molto incerta. Basta, infatti, guardare alle due medie e vedere come siano molto vicine tra loro. Prima di aprire posizioni di medio/lungo periodo, quindi, sarebbe più prudente attendere un chiarimento dello scenario. In particolare, le conseguenze della decisione sul price cap presa nel corso dell’ultima settimana.